Basilica di Castelnuovo Don Bosco

A pochi chilometri da Asti, a Castelnuovo Don Bosco, sorge una grande basilica, situata su di un Colle.
Questa basilica è un luogo caro a tanti piemontesi e non solo, perché è stata eretta nel luogo esatto di nascita di San Giovanni Bosco, il santo dei giovani, conosciuto e amato dalla cristianità per via di quanto è stato capace di realizzare con generazioni di ragazzi tolti dalla strada per essere educati alla preghiera, alla cultura del lavoro e alla scoperta delle virtù che nobilitano e migliorano l’ uomo.
“La santità consiste nello stare sempre allegri e nel compiere i propri doveri”: questo il motto, caro a don Bosco, interiorizzato e vissuto fedelmente da Domenico Savio e da tanti altri adolescenti.
Il cammino religioso di San Giovanni Bosco (1815-1888) ha inizio quando Giovannino, di appena nove anni, fa un sogno. In un cortile, parecchi ragazzi bestemmiano e sghignazzano. Il santo si lancia su di loro per picchiarli, ma una figura solenne vestita di luce gli suggerisce di evitare la violenza, usando piuttosto le armi della dolcezza. L’ uomo è accompagnato da una Donna, presentata a Don Bosco come “Colei che tua madre ti ha insegnato a salutare tre volte al giorno”, era la Vergine Maria.
A Valdocco, quartiere di Torino, Don Giovanni Bosco si trasferirà in compagnia della madre, Margherita, che gli darà un grande aiuto nella crescita e nella cura di tanti giovani. Nascerà, così, la Società Salesiana, attivissima ancora oggi, in Italia e nel mondo.
Colle Don Bosco è una realtà immersa nella natura e nella pace.
È un luogo dove si respira aria di fede, serenità e speranza.
Il silenzio, interrotto solo quando i grandi appuntamenti lo richiedono, sembra allontanare dalla mente dei fedeli i pensieri quotidiani, spesso vani e superflui, favorendo il desiderio di concentrazione e di preghiera.
Le scale di ingresso alla basilica sono precedute da un ampio spazio semicircolare;
la Basilica superiore è dominata dalla grande statua di Cristo Risorto, con le braccia spalancate quasi a voler accogliere i pellegrini.
Nella Basilica inferiore, invece, la statua di Maria Ausiliatrice è depositaria di segreti, suppliche e ringraziamenti da parte degli abituali frequentatori.
A poche centinaia di metri di distanza è possibile visitare la casa dove Don Bosco ha vissuto i primi anni della sua vita, il museo della civiltà contadina dell’ ottocento (che contiene fotografie e utensili del tempo), e il museo etnologico missionario (che custodisce materiale artistico e culturale dalle Missioni del Giappone, del Centro America, del Sud Est Asiatico e dei paesi africani).
Rettore della Basilica, dal settembre 2016, è il sacerdote salesiano Ezio Maria Orsini, che assieme ad una comunità di confratelli, guida e organizza la vita religiosa.
I gruppi di ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, che vengono a trascorrere qualche giorno al Colle, vivendo momenti di gioco, preghiera, formazione e amicizia, sono la testimonianza più eloquente del fatto che il sogno di don Bosco continua e che la sua opera rimane più che mai attuale in un contesto, quello odierno, in cui sembra a volte che sia data scarsa importanza ai buoni valori che ciascuno dovrebbe impegnarsi a perseguire per dare un significato e vivere degnamente la propria vita.

Pasquale Ruotolo, docente nei Licei Musicali, è laureato in Sociologia, Musicologia e diplomato in Pianoforte Principale. Giornalista pubblicista iscritto all’Odg Campania e all’Assostampa Campania Valle del Sarno, ha pubblicato con AeM editore nel 2009 il romanzo “Per te” e, nel 2020, con Echos, il romanzo “Anime gemelle”.