
Franco Califano era originario di Pagani (SA), anche se nato, per caso, in aereo, sul cielo della capitale libica Tripoli, a quei tempi colonia italiana.
E l’artista non ha mai dimenticato la sua Terra d’origine.
Anzi, ha sempre amato Pagani. Un amore che lo riportava indietro nel tempo, quasi in uno spazio senza tempo dove poter ritrovare quelle sensazioni (tra cui la cucina tipica dell’Agro), quei sentimenti lontani dalla sua vita romana.
E così, nella sua terra di origine, erano tanti gli amici e i parenti, che Franco spesso incontrava e con cui amava trascorrere un po’ del suo “tempo piccolo”.
A Pagani si ricordano le sue esibizione al “Circolo Unione”. Nel marzo del 2007 il Califfo venne nominato anche cittadino onorario della città di Pagani, con una cerimonia allo stadio “Marcello Torre” dove, esibendo una sciarpetta con i colori azzurro stellati, sorridente ed emozionato riceveva le chiavi della città dalle mani dell’allora sindaco Alberico Gambino.
Per il decimo anniversario della dipartita di Franco Califano, in tutta Italia sono stati promossi eventi di spessore in sua memoria, tra cui il 24 marzo al Quirinale e il 30 marzo ad Ardea.
Anche la città di Pagani si è inserita in queste celebrazioni con una giornata in sui onore, il 28 marzo, a due giorni dall’anniversario della scomparsa, avvenuta il 30 marzo 2013.
Ancora una volta, Pagani fa memoria e rende omaggio a uno dei suoi figli più illustri, Franco Califano, a dieci anni dalla scomparsa.
Un omaggio dovuto.
L’iniziativa, progettata ormai un anno fa, su proposta di Antonello Mazzeo, presidente della Fondazione Franco Califano, e Gaetano Tortora, legato a Franco Califano da profondo affetto. Il Sindaco Lello De Prisco ha da subito sposato l’idea con entusiasmo e partecipazione.
Al fine di dare sempre lustro ad un uomo che ha fatto la storia della musica italiana si è, poi, realizzato anche un gemellaggio tra il Comune di Pagani e il Comune di Ardea, in preparazione del quale c’è stata la visita ufficiale alla città di Franco Califano da parte del sindaco De Prisco e del vicesindaco Valentina Oliva.
L’amministrazione comunale ha voluto fortemente ricordare , dunque, Franco Califano, come un suo illustre concittadino, come un maestro e un grande artista merita.
Franco Califano ha scritto poesie ed è stato autore e interprete di monologhi che oscillano tra il comico e il dramma, istantanee di vita alla deriva (il giocatore di Nun me portà a casa) che si affiancano a storie di travestiti o gravidanze inaspettate. Le sue vicende giudiziarie, la sua vocazione alla trasgressione e l’insofferenza verso le convenzioni hanno sicuramente aiutato a far nascere il mito dello chansonnier maledetto.
È stato un personaggio scomodo, controverso, che ha messo in scena la sua vita al massimo e che, forse, ha amato davvero soltanto la musica.
Un fuoriclasse della seduzione, dal fascino maledetto e dall’ironia devastante che dagli anni ’60 in poi, cominciando come attore di foto romanzi, si è lanciato in una vita vissuta pericolosamente. Califano ha firmato alcune dei più bei titoli della canzone italiana, come “Minuetto”, “La musica è finita”, “E la chiamano estate”, “Una ragione di più”. Ha scritto per gli interpreti più prestigiosi, a cominciare da Mina. Ha composto “Gente de borgata”
Ma se c’è un titolo che sintetizza la sua vita e la sua carriera è “Tutto il resto è noia”, un caso di scuola di brano che diventa un manifesto esistenziale.
Gli eventi per ricordare Franco Califano a Pagni, messi in cantiere dall’Assessorato alla cultura, arte e spettacolo, guidato da Valentina Oliva, hanno ottenuto il patrocinio della Regione Campania, nell’ambito del programma Campania Divina, e della Provincia di Salerno.
La giornata del 28 marzo, alle ore 11.00, si è aperta con l’inaugurazione di una mostra in onore di Franco Califano e si è conclusa , alle ore 20, sempre presso l’Auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori, con un Concerto affidato alla band di Franco Califano. Special guest Maurizio Mattioli.

È doveroso – ha commentato il Sindaco De Prisco – rendere omaggio a “un grande artista”, a “un nostro cittadino di cui sentiamo tutti la mancanza”. L’omaggio alla grandezza di Franco Califano è, poi, uno straordinario collante tra maggioranza e opposizione. Tutti uniti nel suo nome.
Grazie Franco!
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