La Torta di Alfonso


Dal 16 Ottobre 2016 la Chiesa ha sette nuovi santi. Tra loro Alfonso Maria Fusco, nato e morto ad Angri. La figura di Alfonso Maria Fusco, beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 2001, è una delle più importanti, dal punto di vista religioso, dell’800.  

Il 16 ottobre,  durante la cerimonia di canonizzazione, fu indicato, in modo particolare, come colui che si impegnò per l’educazione dei fanciulli poveri e delle bimbe orfane.  

Egli, infatti,  fu un sagace interprete del suo tempo. Istituì ad Angri (SA), nel 1878, la Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista “per la tutela e l’educazione degli orfani e dei giovani”. Tenendo conto della realtà sociale del tempo -fine Ottocento – Sant’ Alfonso M. Fusco mirò a fare dell’educazione uno strumento di promozione e di formazione per tutti i ragazzi, futuri uomini, cristiani e cittadini della società del domani.

Ancora oggi le Suore Battistine della prima comunità fondata da S.Alfonso Maria Fusco, continuano, sulle sue orme, a fare dei suoi insegnamenti bussola e guida nel loro modo di insegnamento e di “fare scuola”.

Domenica 16 ottobre 2016 – come allora ebbe a sottolineare  il  Vescovo della Diocesi-Nocera Sarno Monsignor Giuseppe Giudice  – resterà nella storia della Diocesi e della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista per la Canonizzazione del sacerdote di Angri e fondatore delle Battistine, Sant’Alfonso Maria Fusco.  

Nel 2016, nei giorni successivi alla canonizzazione, ad Angri, si susseguirono manifestazioni religiose e laiche.

E anche l’ISIS “G. Fortunato”, volle rendere omaggio al Santo, “addolcire” l’evento con un’idea originale. Ideare un dolce, la Torta di Alfonso, affidandone la realizzazione agli allievi dell’indirizzo alberghiero.

A base di elementi semplici, farina , burro, latte, uova, “diavoletti” , è un dolce che richiama la pizza dolce della  tradizione.  

È la torta per definizione, sottolinea il DS dell’ISIS “G. Fortunato”, Giuseppe Santangelo – quella che ci riporta all’infanzia e che ci fa ricordare quanto erano buone e saporite le prelibatezze della nonna o della mamma. La Torta di Alfonso è uno dei dolci più comuni e anche uno di quelli facili da preparare: soffice, semplice, invitante, è perfetta per chiudere al top una cenetta o magari per cominciare nel modo migliore la giornata, con un pieno di gusto e di energia.

E sempre il DS Santangelo, anche quest’anno, per il 16 ottobre , anniversario della canonizzazione , ha voluto omaggiare il Santo, ha invitato allievi e docenti a riproporre la Torta di Alfonso.

Per l’occasione , presenti a scuola e lieti ovviamente di gustare la torta il Sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, i Carabinieri della Stazione di Angri ,con il Comandante Andrea Cinque,  e  una delegazione delle Suore Battistine con la Superiora della Casa Madre  Halina Furtak e Suor Filomena, responsabile del Consultorio familiare “Granello di senape”.

Con la Torta di Alfonso – ha più volte ricordato il DS Santangelo – l’intera comunità dell’ISIS “G. Fortunato” ha voluto rendere omaggio al Santo e alle Suore di San Giovanni Battista, che, nella loro missione educativa, s’ispirano ai principi pedagogici di Sant’ Alfonso Maria Fusco, riassumibili nel  trinomio: “educazione scientifica, formazione cristiana, addestramento professionale.


Ma come si fa la Torta di Alfonso? Con i consigli e gli ingredienti suggeriti dal prof. Luigi Tedesco, docente di cucina dell’ISIS “G. Fortunato” è semplicissimo.

Ingredienti:

Pan di Spagna: farina 00 g. 240(setacciata); zucchero g.220; 8 uova intere; forno 165°/170° per 20 minuti.

Crema all’arancia: 1 litro di latte; 6 tuorli d’uovo; zucchero g.400; farina 150 (setacciata); vanillina buste n.2; fiali all’arancia n.2.

Glassa bianca: albume g.30; zucchero a velo g.150; gocce di limone.


Decorazione: cioccolato fondente a pezzettini per decorare i contorni e diavoletti per coprire la glassa.


Preparazione:

Per il Pan di Spagna: versare in un contenitore uova intere e zucchero e sbattere con un frullino o frusta della planetaria finché il tutto non diventi spumoso; aggiungere gradualmente la farina setacciata e girare con un cucchiaio di legno lentamente dal basso verso l’alto evitando che l’impasto smonti. Preparare una tortiera di cm. 25, imburrarla e infarinarla. Versare il composto e infornare a 150°/170° per 20 minuti. Farla raffreddare e poi sfoderarla.

Per la crema pasticciera: Versare in una pentola un po’ alla volta zucchero e farina, miscelare e aggiungere una parte di latte. Si presenta una cremina.

Versare tutti gli altri ingredienti, fare amalgamare e poi girare sul fuoco a fiamma media con un cucchiaio di legno senza fermarsi, per evitare che attacchi. Man mano la crema comincia ad addensarsi; quando fa le bolle è pronta. Farla raffreddare.

Per la glassa bianca: versare l’albume in una scodella con poche gocce di limone e montare a neve; versare poco per volta lo zucchero a velo setacciato; girare con un mestolo di legno, finché la glassa è pronta.

Per la bagna: 1 litro di acqua; zucchero g.400; bucce di arancia e limone; mettere sul fuoco e quando è in ebollizione spegnere dopo 10 minuti. Far raffreddare.

Assemblaggio:

Tagliare il Pan di Spagna a metà e aprire. Sul primo disco mettere la bagna e poi la crema all’arancia con una sacca a poches di pasticcieria. Bagnare l’altro disco con la bagna e coprirlo con la crema. Ricoprire i dischi, appiattire con le mani leggermente e poi versare la glassa , aiutandosi con un cucchiaio. Ornare il contorno con corallini o scagliette di cioccolato fondante. Da ultimo aggiungere i diavoletti colorati e le fettine di arancia.


Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche presso l’I.S.I.S. “G. Fortunato” di Angri , di cui è anche collaboratore-vicario. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Salerno con 110/110 con lode e licenziata in Teologia Dommatica summa cum laude presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – sez. San Tommaso, ha conseguito due Master in Studi storico-religiosi ( Ebraismo, Cristianesimo e Islam; Il Cristianesimo antico nel suo contesto storico) presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Master di II livello Management e Leadership delle Istituzioni Educative presso l’Università degli Studi di Bologna e il master Didattica e Psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato molti volumi. Sensibile e attiva nel dibattito socio-culturale sul territorio campano.