PEDAGOGISTI, EDUCATORI e PROFESSIONI PEDAGOGICHE

Si è tenuta venerdì 2 dicembre 2022 una giornata di formazione per i pedagogisti della Campania con un convegno dal titolo PEDAGOGISTI, EDUCATORI e PROFESSIONI PEDAGOGICHE (i servizi, le prospettive, le reti, le specializzazioni) presso l’Università degli Studi Link University Campus.

Un appuntamento che ha visto il coinvolgimento relatori di altissimo profilo: il Prof. Alessandro Bozzato, presidente nazionale Uniped, che ha tacciato le tendenze e gòi interrogativi del Pedagogista, il prof Mauro Spezzi, pedagogista Uniped che ha fatto una bella lectio sull’educazione, la didattica e i processi mentali. Il suo intervento si è declinato attraverso rimandi continui a pedagogisti come Antoine de la Garanderie, Stemberg, Elio Damiano, Pietro Crispiani. Poi il dott. Paolo Landi, psico-terapeuta e supervisore pscico-pedagogico Area Prima Infanzia Consorzio La Rada ha tracciato un excursus su quale pedagogia nei servizi della prima infanzia negli anni 20 del terzo millennio. L’esperienza degli asili nido a Salerno e provincia che hanno precorso i tempi del decreto attuativo 65 della legge 107 (sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni) è stata veramente esemplificativa delle nuove prospettive psico-pedagogiche anche alla luce di unaimplementazione richiesta dalla più vasta comunità. La pedagogista Uniped Prof.ssa Emiliana Senatore sul ruolo del pedagogista nell’educazione alla legalità, infine la pedagogista Carmela Gargiulo ha tracciato il ruolo del pedagogista nel raccordo con il territorio e negli istituti comprensivi. L’ assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli, Chiara Marciani nel riferire a grandi linee del complesso ed articolato fenomeno della dispersione scolastica, che comporta giocoforza costi individuali e sociali elevati ,si è detta favorevole a pianificare e attuare almeno a livello regionale misure di contrasto adeguate e necessarie. Chiaramente è necessario andare a ricercare le cause e i fattori della criticità di un sistema scolastico che evidentemente ha una ricaduta di non poco conto sul piano morale e sulle conseguenze di ordine umano e sociale.I dati allarmanti sulla dispersione scolastica in regione Campania non circoscritti al solo periodo formativo, impongono l’urgenza di fare presto e subito per tentare di stringere alleanze educative forti. In quest’ottica si comprende l’opportunità di valorizzare figure come quella del pedagogista che deve necessariamente interloquire e sedere ai tavoli interistituzionali per poter gestire, contenere e prevenire i fenomeni di abbandono, stop-out e pushout. Gli obiettivi restano sicuramente ambiziosi, ma se si riesce ognuno a fare la sua parte,le aspettative non rimarranno deluse. Nel 2022 è inaccettabile che 1 ragazzo su 10 resti ancora ai margini della società. Il pedagogista Paolo Freire con la sua pedagogia della speranza, potrebbe essere il leitmotiv per recuperare il tempo perduto attraverso quel processo educativo consapevole che offra i mezzi a tutti per poter diventare quel gancio sociale per riuscire a riscattarsi dal disagio, dalle difficoltà, dal fallimento.

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