Quando la gioia diventa materia e colore: l’arte di Giovanni Boccia

Giovanni Boccia è nato a Striano (NA) il 28 luglio 1949 dove tuttora vive e svolge la sua attività di pittore. Ha frequentato l’istituto statale d’arte F. Palizzi di Napoli ed è laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli nella sez. Decorazione. Ha insegnato Discipline pittoriche, Disegno ed Educazione artistica e Storia del costume, nei licei artistici Sabatini di Salerno e De Chirico di Torre Annunziata dove ha concluso la sua attività lavorativa.

Giovanni Boccia è innanzitutto un uomo di elevato spessore culturale, che ha dedicato la sua vita all’arte e all’impegno sociale nel volontariato cattolico e laico. Per una breve parentesi della sua vita si è dedicato anche alla politica, in qualità di amministratore comunale. Boccia è un uomo che vive l’utopia del quotidiano, che sa accogliere le diversità e ne fa una ricchezza; tutta la sua vita ne è testimonianza concreta. Nel corso della sua lunga carriera artistica ha partecipato a centinaia di mostre in Italia e all’estero dove ha tenuto anche importanti personali, tra queste annoveriamo soprattutto le partecipazioni alla Biennale di Dakar. Le sue opere pittoriche sono caratterizzate da due elementi: il segno e il colore. La sua tavolozza ricca di colori caldi (gialli, rossi, aranci), risente molto dell’influenza dell’espressionismo astratto americano ed europeo. Nelle sue tele i colori invadono lo spazio con grandi campiture che lasciano immaginare le immense praterie africane del Burundi, dove ha soggiornato e vissuto negli anni settanta, prima da volontario ed obiettore di coscienza, poi da cooperante. La stesura del colore, che è sempre il protagonista principale della sua arte, ricorda per alcuni versi il movimento pittorico “color field painting”, che rifiutava qualsiasi elemento relativo alla forma, orientandosi esclusivamente sugli effetti degli accordi cromatici.

La tecnica pittorica di Boccia è in prevalenza l’acrilico o la tempera su tela o su carta, materia che viene lavorata con il pennello e la spatola con risultati eccellenti. Nel periodo della maturità il gesto è diventato la sua cifra stilistica, la sua vera forza pittorica. Le forme e soprattutto il vigore cromatico che caratterizzano le sue opere, sono un vero inno alla vita e alla gioia. Il colore è quindi lo strumento con cui ci racconta i suoi pensieri, le emozioni e soprattutto le reminiscenze reali e/o oniriche. Attraverso il colore egli costruisce le sue trame cromatiche, che nelle sue opere diventano dei veri e propri labirinti da attraversare, creando nello spettatore una specie di spaesamento, una vera sospensione nel tempo e nello spazio. Lo spazio e la luce sono gli elementi fondamentali con cui delimita i suoi percorsi interiori, a volte dolorosi, altre volte gioiosi, come gli eterni cicli della vita.

Giovanni Boccia è anche uno straordinario performer. Le sue performances di body-painting, sono racconti di emozioni estemporanee, che però riflettono drammi come la guerra, il razzismo e la violenza. Attraverso le performances Giovanni Boccia ci racconta la sua vita interiore, i suoi ideali, la prossimità con gli ultimi.

In definitiva possiamo concludere affermando che la pittura di Giovanni Boccia è un canto gioioso alla vita, che viene declinato nella bellezza di un gesto pittorico che si fa anima e sangue nel suo divenire.

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E' un eccezionale Artista, molto apprezzato anche grazie agli importanti Eventi, nazionali ed internazionali, a cui ha partecipato in veste di organizzatore. E’ un fine poeta. Impegnato nel mondo dell’associazionismo e del Sociale.