Le sfumature dei sentimenti profondi: l’arte di Orsola Supino

Intervista ad un’artista eclettica e poliedrica. Una pittrice che ama mettersi alla prova con tutte le forme emozionali di arte e di creatività. Accetta le sfide con grande forza. Pittura, poesia, volontariato: Orsola Supino.



Chi è Orsola Supino, si presenti. È una pittrice, elaboratrice di pensieri e un Clowndottore.
Una donna che sta cercando di trovare la sua strada fatta di sogni realizzati e di sorrisi dopo aver speso molte lacrime. Sono una mamma e un’impreditrice che ha voluto investire su se stessa.

Lei vive e lavora a Scafati, che rapporto ha avuto e ha con la sua città? Sí, vivo nella sorridente Scafati. Posso dire che la mia città l’ho sempre considerata una bella cittadina. Ben collegata, ma con poche offerte. Da quando lavoro al centro della città di certo la sto vivendo di più e penso che abbia del potenziale, ma che si perde facilmente in barriere burocratiche che la costringono a soffocare come quei poveri papaveri che vivono sulle rive delle acque inquinate del Sarno che ci scorre dentro.

Ci parli dei suoi genitori. Che influenza hanno avuto nella sua crescita? Ho avuto dei genitori abbastanza severi. Mi hanno insegnato che tutto si guadagna con impegno e diligenza. Anche le uscite con le amiche me le dovevo guadagnare con l’aiuto in casa e andare bene a scuola. Mi hanno supportato nelle mie idee e mi hanno lasciato anche vivere le mie delusioni o le mie sconfitte. È da un po’ di tempo che mi guardano dal cielo e penso che siano contenti del mio cammino e delle mie scelte.

C’è qualche episodio che nella sua infanzia che l’ha segnato in senso positivo o negativo? Quando ero piccola, avrò avuto 8 anni, l’età di mio figlio adesso, partecipai ad un concorso di disegno. Era la prima volta ero agitata ed emozionata, non sapendo da dove iniziare. Ci lavorai una notte intera. Il tema mi ricordo che era l’albero più bello di Natale. L’indomani consegnai il disegno. E una settimana dopo si presentò il preside in classe con una coppa in mano. Avevo vinto! Da quel giorno quando mi propongono di partecipare ad un concorso non dico mai di no, e se non vinco una coppa avrò vinto comunque perché mi sarò messa alla prova, facendo esperienza.

L’arte è una grande avventura umana, ci illustri brevemente il suo percorso artistico. Sono laureata in Scienze dei Beni Culturali, mentre studiavo applicavo le tecniche del grandi artisti praticamente. Così ho iniziato a sperimentare e a perfezionare ogni stile. Prediligo i colori acrilici e così ho iniziato a dipingere e a fare estemporanee durante il mio percorso universitario. Poi mi sono fatta conoscere per queste speciali performance durante presentazioni di libri ed eventi culturali. Ho fatto estemporanee con il vino, con la cioccolata con le mani. Speciale fu la performance di Body Painting dipingendo il corpo di una modella per eventi di moda con tematiche differenti. Durante il periodo del lock down le performance si sono arrestate e così mi sono adattata alla costruzione di un mio percorso artistico nel mio studio pittorico personalizzando poi tutto quello che mi veniva commissionato.

Lei ha un critico d’arte che la segue? No, forse mi servirebbe per comprendere i miei errori e a spronarmi a fare meglio.

L’arte tenta di dare delle risposte alle domande esistenziali dell’uomo. Quali sono le sue risposte artistiche sulle tematiche umane e sociali dell’uomo contemporaneo? L’arte ha un potere assoluto quello di essere per tutti veicolo di sentimenti e differenti emozioni. Ero affascinata dai periodi di angoscia di Munch al futurismo macchinoso di Boccioni fino agli strappi lacerati di Fontana. Penso che guardando una qualsiasi opera noi stiamo attenti a trovare quello che i nostri occhi vorrebbero trovare. L’artista possiede quel potere di comunicazione che spesso non è in grado di sostenere. Personalmente non tendo a rispondere a tematiche umane del periodo. Ma più che altro a cercare una risoluzione alle angosce umane all’indifferenza e alla emarginazione sociale. Si guardano più i social e si utilizzano quadri instanagrammabili che facciano da sfondi a storie momentanee che ai contenuti di un quadro che riempie il cuore e gli occhi di emozioni. Ecco a quello vorrei arrivare e tutto avrebbe senso.

Quali sono, tra i maestri della storia dell’arte, i suoi riferimenti artistici? In primis è stato Picasso, ero affascinata dalla sua storia e dal suo modo di elaborare le immagini. Successivamente Kandiky per i colori e le forme sempre così messe non a caso e poi Van Gogh per le sue pennellate e le atmosfere mistiche ed evanescenti.

Che tecnica usa per l’esecuzione delle sue opere? Tecnica ad acrilico, con asciugatura rapida, un texture materico. Ho sperimentato varie tecniche ma è quella che preferisco ed è quella che mi esprime di più.

Ci parli dei suoi nuovi progetti artistici? Una mostra che racconti i miei 20 anni di arte. Con temi differenti. Ogni quadro racconterà un preciso periodo della mia vita. Tutto da scoprire. Sono già all’opera con bozzetti e varie idee devo mettere tutto su tela però. Spero di poterla organizzare per questa primavera o massimo per quest’estate.

Qual è l’opera che più la rappresenta, ce la può descrivere? In ogni quadro che faccio c’è un po’ di me. Forse il quadro che mi rappresenta di più è “Incolore” che ha come figura centrale un viso di donna con uno sguardo giocoso che ammiccante. Il viso di donna sporco di colore dove si notano gli occhi verdi in tono con una sciarpa che le copre il collo coperta di bottoni. Per ogni bottone un sogno. Non so quanti ce ne sono ma alcuni tre sono sbocciati.

Lei è un artista di arti visive e pure una poetessa. Ci parli del legame tra questi due linguaggi. Ho sempre accostato la poesia alla pittura. Penso che siano due linguaggi che comunicano insieme. Uno esprime tutto la sua energia attraverso colori, forme, si tocca con mano e ci si perde dentro. La vista il tatto e l’olfatto sono i sensi che ci danno la possibilità di comprendere il messaggio che ci regala l’opera. Per la poesia grazie al canale uditivo e magari ad occhi chiusi ti riesce a proiettare in mondi meravigliosamente unici che solo la parola e la scrittura riescono a fare.

Cosa rappresenta la poesia nella sua vita. La poesia per me rappresenta un mondo. Ogni volta nuovo, ogni volta con nuove sensazioni. Mi permette di esprimere me stessa. Riesco a canalizzare un mio dolore o una mia gioia che per paragoni o per accostamenti fanno una sorta di terapia al mio stato d’animo. È stata fondamente nel mio percorso artistico e di scrittura.

Lei ha pubblicato due libri di poesie: Estemporanee di emozioni e Lunaticamente, ci parli come sono nate queste opere e dei loro contenuti poetici. Estemporanee di emozioni è nato da un’esigenza primaria di fare conoscere la mia passione. Quella di scrivere pensieri poetici che proprio come la mia attitudine ad essere art performer di estemporanee artistiche, le poesie nascevano da momenti estemporanei di vita dove vengono vissute svariate emozioni. “Lunaticamente. Appunti di una sognatrice”oltre ad essere nato dopo oltre 4 anni dal primo libro, ha una veste più matura. Sono pensieri scritti nel periodo del primo lock down dove eravamo costretti ad essere separati per un bene comune, ed ad unirci era uno sguardo unico, quello verso la luna. Ed è così che mi rivolgo a lei che mi ha dato la voglia di affrontare tutti i giorni di lontananza e a trovare la forza di andare avanti. La resilienza è il tema che ricorre nel libro, che impostato come un book notes, ci fa comprendere ancora meglio il messaggio che risiede nel coraggio e nella volontà propria di non arrendersi mai.

Concluda con un messaggio per i giovani artisti, cosa consiglierebbe? Di inseguire i propri sogni per quanto folli e impossibili siano da realizzare. Di leggere tanto, sperimentare e confrontarsi sempre con realtà anche che sono lontane. Di aiutare gli altri che sono invisibili all’occhio umano e di rendersi umili. Prendere dal passato esempi giusti e guardare sempre al futuro con coraggio e speranza. Non assomigliare a nessuno, ma essere umani speciali in quanto unici e inimitabili.




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E' un eccezionale Artista, molto apprezzato anche grazie agli importanti Eventi, nazionali ed internazionali, a cui ha partecipato in veste di organizzatore. E’ un fine poeta. Impegnato nel mondo dell’associazionismo e del Sociale.