

Il fascino senza tempo di Giacomo Leopardi approda ad Angri, nel cuore del salernitano, trasformando il suggestivo Palazzo Doria in un luogo d’incontro tra passato e presente. Fino al 2 marzo 2025, la mostra “L’avventura dell’immaginazione. Maestri, città e amori del Poeta dell’Infinito” invita i visitatori a esplorare l’universo poetico di uno dei più grandi geni della letteratura italiana.

La realizzazione di questo evento è il frutto di un lungo lavoro e di una visione chiara, come racconta il presidente della Pro Loco Angri APS, Aldo Severino: “È un’idea che avevo da tempo quella di riuscire a portare sul territorio qualcosa di unico che avesse tutte le fattezze di una mostra importante, come quelle che si ammirano nelle grandi città d’arte. Il rapporto che ho con il mio amico architetto Renaldo Fasanaro, salernitano di nascita ma che vive a Roma da anni, curatore e proprietario della mostra, mi ha facilitato il compito, anche perché avevamo portato sempre ad Angri un’altra sua mostra dedicata a Ernest Hemingway. Un anno intero a studiare come, quando e dove. Non è stato facile. Gli oltre sessanta pannelli hanno avuto bisogno di spazi espositivi grandi. Un anno prima per l’anno dopo. Accordi, incontri, specifiche tecniche e pratiche burocratiche, insomma un lavoro che è durato molto, ma credo che alla fine ne è valsa la pena. Abbiamo portato ad Angri la mostra dedicata a uno dei più importanti scrittori e poeti che la letteratura italiana abbia mai avuto. Come presidente della Pro Loco, ringrazio tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita di tutta l’impalcatura organizzativa, coloro che da mesi sono impegnati ad organizzare un evento così importante volto ad accogliere, per 50 giorni, i visitatori, molti dei quali hanno già prenotato per assistere a quello che già dall’inizio si prospetta come uno degli eventi più importanti proposti all’interno del Castello Doria di Angri.”
Curata dall’architetto Renaldo Fasanaro, la mostra segue un percorso cronologico che ripercorre le tappe fondamentali della vita del poeta. Da Recanati, sua città natale, si attraversano le strade di Roma, Milano, Bologna, Pisa, Firenze e Napoli, città simbolo di incontri e ispirazione per alcune delle sue opere più celebri.Il viaggio non si limita ai luoghi fisici: le passioni, i dolori e la profonda ricerca del bello di Leopardi prendono forma attraverso oltre 60 pannelli e un ricco apparato iconografico, composto da dipinti, stampe e documenti originali che rievocano la complessa realtà dell’Italia preunitaria dell’Ottocento.Tra i pezzi più preziosi della mostra, spiccano lettere inedite di figure centrali nella vita del poeta, tra cui sua sorella Paolina Leopardi, gli amici Pietro Giordani e Antonio Ranieri, e la musa Fanny Targioni Tozzetti. Una sezione dedicata approfondisce i rapporti di Leopardi con intellettuali stranieri, sottolineando la sua influenza oltre i confini nazionali.Un vero gioiello della collezione è la maschera funebre in gesso dipinto, realizzata a fine Ottocento, che offre una rappresentazione straordinariamente fedele del volto del “Poeta dell’Infinito”.Informazioni praticheL’ingresso alla mostra è gratuito, ma è richiesta la prenotazione obbligatoria.
I visitatori saranno accolti in gruppi contingentati, un’organizzazione che assicura un’esperienza più intima e immersiva.Palazzo Doria si conferma così un palcoscenico d’eccezione per celebrare l’arte e la poesia, invitando tutti a riscoprire l’eredità di un genio capace di toccare l’essenza più profonda della condizione umana.
