“La PrimaverART” II Edizione della Rassegna d’Arte contemporanea.

Grande successo dal 20 al 26 marzo 2016 per la II Edizione di “La PrimaverART“, la Rassegna d’Arte contemporanea organizzata presso la Galleria d’Arte Michelangelo  di Alfonso Orza a Sarno (SA) dall’Associazione culturale “Mediavox”, in occasione della VIII Edizione di “Arte&Cioccolato“.

Conosciamo meglio gli Artisti che hanno esposto le loro opere…

 

INTERVISTA A ORSOLA SUPINO

                 

ORSOLA SUPINO, nata a Vico Equense il 24 aprile 1982, è ora residente a Scafati. Laureata in Scienze dei Beni Culurali a Fisciano, è organizzatrice di mostre nel territorio da oltre dodici anni. La sua espressione artistica è maturata nel tempo preferendo il genere astratto.  Da poco ha concluso una mostra personale nella sua città, riscuotendo un buon successo. Ha la passione per la poesia e scrive i suoi pensieri che, come i suoi quadri, sono espressioni di emozioni senza tempo.

 

Che cosa significa per Lei fare arte oggi, dopo che tutto sembra esser stato sperimentato? 

Bella domanda. Per me l’arte è dare vita ad un’emozione che provi guardandoti dentro. Tutto può essere arte, ma è quando riesci a fare uscire un po’ di te stessa in quello che fai che hai creato nuova vita e dato ragione di essere a qualcosa.

Qual è il ruolo dell’artista contemporaneo? Che messaggio deve dare con le sue opere?

L’artista contemporaneo forse non è consapevole di quello che può fare. Si esprime attraverso la sua arte e in cuor suo vuole far scoprire il suo mondo, pazzo, triste o allegro che sia. Il suo messaggio deve essere semplice e immediato: “Sono qui anche io in questo mondo e voglio viverlo al meglio”.

Alcuni artisti sono restii a parlare delle proprie opere. Pensa sia utile che l’artista suggerisca delle interpretazioni a chi osserva la sua arte?

Io di solito lascio molto all’interpretazione di chi guarda un mio quadro…certo che il titolo aiuterebbe molto. Bastano anche poche parole, poi è l’osservatore che deve viaggiare di fantasia.

La mostra si intitola PrimaverART in riferimento alla stagione primaverile, ma può essere associata anche ad una primavera intesa come rinascita, emblema della capacità dell’arte di rinnovarsi continuamente. Che cosa significa per Lei la primavera nella vita e nell’arte?

La primavera è la stagione che amo di più, forse perché sono nata in Aprile. Mi piacciono i colori e i profumi che ci sono nell’aria, come i peschi in fiore, il sole caldo che ti accarezza. Forse anche per questo riesco a dipingere di più. Ho più tempo per farlo. E nell’arte, anche se non è il mio genere di pittura, adoro la “Primavera” di Botticelli. Perché anche lì c’è rinascita e crescita. Proprio quello che io cerco.

Quale tecnica ha utilizzato per l’opera esposta e quale utilizza maggiormente?

Non utilizzo sempre la stessa tecnica. Io nasco come “artista” astratta, ma piano piano mi sto avvicinando al figurativo. Nell’opera che espongo c’è un po’ tutto: astratto e figurativo. Nelle pennellate c’è contrasto di colore, dal chiaro allo scuro e sono alquanto spesse. Fiori di fantasia nel vento. Infatti si intitola “Tempesta di fiori”. Poi lascio a chi guarda le proprie emozioni.

Nelle esposizioni collettive spesso ci si fa un’idea dell’artista soltanto attraverso una o due opere. La scelta di che cosa mostrare è, dunque, importantissima. Lei come sceglie le opere da esporre? 

Di solito cerco di associarli al  periodo che sto vivendo. Familiare, affettivo, e, se sono mostre collettive a tema, forse sono invogliata a crearne nuovi. Se non hanno un tema cerco invece di portare quelli più recenti che ho prodotto, dove c’è un po’ di me del passato, ma anche del futuro. Almeno faccio vedere un po’ del mio mondo a chi guarda i miei lavori pittorici.

Supino Orsola

Laureata in Storia e Critica d'arte presso l'Università degli Studi di Salerno, ha partecipato in qualità di critica d'arte a diverse esposizioni, recensendo artisti nazionali ed internazionali. Ha collaborato, inoltre, con diversi giornali locali, sia cartacei che online, pubblicando articoli di carattere socio-culturale.