IL MONDO SOSPESO DEI PROFUMI


Per Carlo Sargenti l’incontro con il mondo sospeso dei profumi è nato dalla passione di avvicinarsi alle vibrazioni positive della natura. In questa piacevole intervista che è un viaggio sensoriale, Carlo Sargenti ci racconta del suo mestiere di creatore di profumi e di come riesca a dar vita a suggestive nuove fragranze che ci permettono di percepire tutta la magia delle sue note olfattive.

L’INTERVISTA


Si presenti al pubblico dei lettori di mediavoxmagazine… Visionario, Maestro Profumiere e Naturopata. Nasce a Perugia in Umbria, alcuni giorni precedenti al solstizio d’estate.

Come si è avvicinato all’universo dei profumi?
Dopo un primo incontro, presso l’accademia internazionale A.S.I.A.C.T. International Academy of Colour TechnologiesI, di Telford -England, con il sistema energetico che si avvale dei poteri vibrazionali di Madre Natura quali, i colori, le piante e i cristalli, per facilitare il benessere e l’agio personale, alla fine degli anni novanta, sono stato ammesso alla scuola di Naturopatia, dell’Istituto di Medicina Psicosomatica Riza, dove mi sonodiplomato nel 2004, discutendo la tesi finale, in aroma e cromoterapia, applicate alla riflessologia. Il mondo degli aromi legato alle discipline olistiche da sempre mi ha affascinato, perché operatore del benessere nel settore estetico fin da giovanissimo. Decido di continuare gli studi presso la Perfumery school, per imparare l’arte della profumeria e connetterla alle scienze olistiche, per creare nuovi trattamenti di benessere da utilizzare all’interno dell’istituto che gestisco con la mia famiglia. Trascorro diversi anni continuando il lavoro nel settore raffinando tecniche e trattamenti con i colori, gli aromi e le piante, sia per il corpo fisico sia per quello emozionale; continuando, come studente, ad approfondire l’Arte della Profumeria. Seguono anni creativi nell’azienda familiare e collaborazioni con importanti marchi del settore. Nella prima decade degli anni duemila, durante un viaggio in Medio Oriente, incontro il Maestro Profumiere che mi inizia alla dimensione spirituale, dell’antica arte profumiera. Da quel momento la mia creatività vira verso la leggerezza del “PerFumun ”: l’abilità alchemica di riunire essenze rare, per innalzare lo spirito al Divino. Pochi anni a seguire e dopo aver fatto un’altra esperienza con la Scuola Italiana del Profumo, per la precisione quella fiorentina, madre della stessa scuola francese, apro nel centro storico di Perugia, la sua casa di Profumeria.

Ci spighi esattamente che cosa fa un creatore di profumi? ll lavoro del profumiere è quello di tradurre un’idea, un concetto o un’ispirazione in un’opera profumata. Nello stesso modo di un musicista che crea un’opera musicale. Il profumo artistico può essere percepito come uno strumento di comunicazione: è fondamentale che il prodotto trasmetta, a livello sensoriale, quelle che sono le caratteristiche ed i valori della casa di profumeria che lo propone, contemporaneamente è importante che sia in sintonia con le esigenze della potenziale clientela per il quale è stato concepito.
 
Come si applica correttamente un profumo?
I punti più importanti dove mettere il profumo, per farlo durare, sono a scelta uno o massimo due punti: il collo, i polsi, dietro i lobi delle orecchie, dietro le ginocchia, nell’incavo del gomito e sulla pancia e, per gli uomini, anche nel torace. In sostanza, nei punti caldi del corpo in corrispondenza dei grandi gangli linfatici. Voglio specificare che, per quanto riguarda i miei profumi personalizzati, io non creo fragranze come accessorio di moda, per abbellire o semplicemente profumare, ma creo fragranze che possano far realizzare la migliore versione di te stesso, cioè un odore che appartiene solo a te, che nessun altro può possedere e, dunque, insegno anche un rituale che svelo solo a chi si avvale di questa proposta.
 
In base a quali criteri sono definiti i profumi?
Il profumo deriva dal latino per «attraverso», e fumum, «fumo»: attraverso il fumo idealmente per innalzare lo spirito al divino. Possiamo dire che il profumo è un dono che l’universo ha dato all’uomo proprio per compiere questo atto. L’umanità ha adoperato, da sempre, il profumo per pregare, amare, celebrare, curare ed accompagnare l’anima nell’aldilà. Tutte le culture dalle quelle antiche ad oggi hanno adoperato e adoperano il profumo a scopo religioso e spirituale, ritualistico. Ingredienti preziosi veicolati attraverso oli, incensi, resine. Oggi nella cultura moderna occidentale sono impiegate miscele in alcool e acqua distillata. Nella profumeria moderna alcoolica abbiamo diverse tipologie di profumi in base alla diluizione della fragranza. Esse sono: dalla massima diluizione, alla concentrazione più alta di essenza. Eau de cologne; eau de toilette; eau de parfum; parfum.
 
Si sente più un artista, un chimico oppure la somma di queste due figure professionali? Per me fare un profumo è come fare un film, sono sceneggiatore, produttore e regista. La prima fase e rigorosamente fatta a mano, di solito impiego un anno, in quanto prima trovo l’ispirazione, poi connetto le essenze alla memoria olfattiva dell’ispirazione stessa, dopodiché inizio a miscelare le essenze fino a trovarne il giusto bilanciamento. A quel punto le lascio maturare tre mesi, poi la formula viene passata al mio laboratori che la confeziona a norma, in quanto il profumo è un cosmetico e come tale ha delle regole che vanno rispettate per la messa in commercio. Quindi posso considerarmi un artista alchimista.
 
Ci spieghi la differenza tra una fragranza, un’essenza e un profumo? La fragranza, per esperienza punta tutto sull’olfatto e quasi sempre ricostruita. Ciò vuol dire che vengono mischiate varie sostanze (non tossiche) per “creare il profumo”. Le fragranze possono essere idrosolubili e liposolubili.
Per l’ESSENZA il confine è più labile perché spesso può essere intesa l’essenza come olio essenziale o fragranza. Io penso che quasi sempre la verità stia nel mezzo. Ovvero accanto ad oli essenziali che sono sinonimi di essenze ci sono anche essenze che sono l’unione di fragranze ricostruite ed una quantità millesimale di olio essenziale. E’ il caso di prodotti distillati per enflourage e costosissimi quali la tuberosa, il gelsomino, la fresia, la violetta o, ad esempio, alcuni tipi di rosa che hanno straordinarie qualità come oli essenziali ma hanno appunto un prezzo improponibile. Spesso si opta non per “l’assoluta” ma per l’essenza, in questi casi si parla di oltre un 99% di fragranza e meno di 1% di olio essenziale. Poi le concentrazioni variano da pianta a pianta: c’è la lavanda officinale, la lavanda monte bianco, mandarino non identificato, mandarino di Sicilia, fragranza caramello, aroma caramello, fragranza mughetto, essenza di neroli. Il consiglio è di chiedere sempre prima di comprare, ci sono oli essenziali di note case che tutto sono tranne oli essenziali. Bisogna scegliere un olio che viene garantito come “ingeribile” perché è garanzia di purezza, garanzia che pochissimi possono offrire. Nel caso chiedete sempre la scheda tecnica ed il certificato di analisi… e la bottiglietta di vetro per queste sostanze… un olio essenziale che arriva a casa in bottiglia di plastica già ha perso molteplici qualità in partenza. Discorso diverso vale per il PROFUMO. Noto anche come “estratto” o addirittura “elisir”, il profumo è la concentrazione di fragranza più lussuosa e prestigiosa. Un profumo può contenere tra il 15 e il 40% di composti aromatici. Una tale concentrazione fa sì che la durata sia persistente, ma può risultare anche eccessivo e opprimente, per cui conviene seguire la regola “meno è meglio” quando lo si utilizza
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Un NASO del passato che ha rivoluzionato la creazione dei profumi? Il nome di Francois Coty è entrato nella leggenda della profumeria a ragion veduta. Nato in Corsica nel 1874 con il meno elegante cognome di Spoturno, Coty si innamora delle fragranze dopo un fortuito incontro con i farmaci officinali presso il laboratorio di un amico. La sua è un’illuminazione fulminea, che lo porta in breve tempo a sperimentare la creazione di un’acqua di Colonia il cui successo lo incoraggia ad approfondire il mestiere, recandosi a Grasse per studiare le tecniche di cosmetica. Fu un talentuoso “naso”, ma soprattutto fu il primo ad introdurre un approccio moderno, di marketing diremmo oggi, alla profumeria. Comprese, infatti, che il profumo non era solo un prodotto cosmetico, ma un complesso mondo di significati e che come tale andava veicolato. Fu il primo, quindi, a capire l’importanza del packaging, ingaggiando uno dei vetrai più affermati dell’epoca, RENE LALIQUE delle cristallerie Baccarat, per la realizzazione di flaconi che sono diventati famosi, come quello delle fragranze Effleurt e Ambre antique. Un’altra grande intuizione di Coty fu quella di aggiungere per la prima volta prodotti di sintesi alle essenze naturali, lanciando la profumeria nell’era industriale. Presto sorsero diverse sue fabbriche, per i flaconi, per le scatole e per le confezioni. I suoi profumi incontrarono un successo imprevedibile: pensate che una delle sue fragranze, Origan, vendeva 16 milioni di esemplari l’anno in Francia!

Come sarebbe un mondo senza profumi?
Ogni persona è fatta di emozioni e ricordi. Gli eventi vissuti, siano essi positivi o negativi, condizionano il proprio modo di essere e possono diventare la causa di profondi cambiamenti. Il passato è una parte importante di noi ma la maggioranza degli accadimenti, soprattutto quelli molto lontani nel tempo, con il trascorrere dei giorni diventano pallidi ed evanescenti. Li dimentichiamo inesorabilmente e li sostituiamo con altri più recenti. In realtà non li cancelliamo. Quegli attimi finiscono in una parte del nostro cervello e restano dormienti finché qualcosa come un profumo li porta a riaffiorare. Un tale meccanismo è del tutto involontario e avviene attraverso delle memorie particolari che appartengono alla sfera sensoriale. Una di esse, la più importante, è la memoria olfattiva. Un mondo senza profumi sarebbe un mondo senza memoria.

Chi è Carlo Sargenti oltre i profumi?
La mia passione segreta è collezionare cristalli e legni preziosi che trovo durante i numerosi viaggi alla ricerca delle materie prime. Amo l’arte e la musica, la meditazione e la natura.

Laureata in Scienze politiche presso l’Università Orientale di Napoli, ha pubblicato due raccolte liriche ottenendo vari riconoscimenti dalla critica. Tra le sue pubblicazioni, i libri per ragazzi “Scricchiolino” (che in modo frizzante ma profondo, narra le difficoltà di crescere di un ragazzino) e “Colpire al cuore” (uno spaccato del mondo adolescenziale d’oggi, presentato nel 2013 al Salone Internazionale del Libro di Torino). E’ addetto stampa per l’Italia del “Festival della Poesia Europea di Francoforte sul Meno”. Nel 2016, ha pubblicato L’ombra della luna nuova A’ storia du rre e’ Castiellammare: una finestra sulla vita di provincia e sull’Italia fascista dei primi del Novecento. Il testo è stato presentato a “Casa Menotti” nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ha pubblicato "Noi siamo un passo avanti".