L’ARTE PITTORICA NEL FANTASMAGORICO LUCCICHIO DELLA LUCE

LA MOSTRA “E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE” DI ANTONELLA BOTTICELLI

Le impressioni di un poeta al cospetto della bellezza

In occasione della Mostra dal titolo “E quindi uscimmo a riveder le stelle” dell’artista Antonella Botticelli presso il Convitto Nazionale Statale “Giordano Bruno” di Maddaloni (CE) allestista dal 3 al 29 maggio 2022, nell’ambito del ricco calendario di eventi di Maggio Calatino, appare doveroso esprimere un particolare giudizio, prezioso e sostanzioso, sull’arte di questa Pittrice che sovrasta la cultura dei nostri giorni con una innovata visione e con una personale concezione del rapporto tra forme vitali ed espressive.
In questo percorso dantesco di Antonella Botticelli si evidenzia una forma di linguaggio particolare e identificativo, connubio tra segno astratto e informale e realtà.
Dalla condivisione dell’opera di Dante, l’artista assurge a rappresentatrice di sentimenti e personaggi che assumono la contemporaneità della società travagliata e speranzosa: le figure spuntano fuori dalle pagine dantesche per assurgere a paladini dei sentimenti e a soggetti avvolti dalla nebbia quasi fiabesca che si estrinsecano in immagini di notevole preziosismo cromatico. La mostra è la successione di opere che, seppure vincolate a precisi riferimenti letterari, offrono un conturbante immaginario che Botticelli ammanta di commovente personalismo.
Infatti, i soggetti raffigurati tratti dalla iconografia dantesca rappresentano perfettamente la tabula su cui Antonella riesce a realizzare la sintesi cromatica tra figure e poesia, tra immagine e sentimento. Queste opere potrebbero essere utilizzate per altri scopi didattici, sia a livello editoriale che rappresentativo.
Con questi lavori in mostra, l’artista ha posizionato la sua pittura su una armonia policromatica che offre il soffio vitale della pulsazione emozionale: non formalismo ma materia di personale concezione della vita e delle aspirazioni umane. I personaggi danteschi rappresentati si fanno carne e vivono, nei colori e nelle forme, con la stessa veemenza emotiva di Botticelli.
Guardare le opere di Antonella Botticelli per un poeta abituato a esaltare l’importanza della luce e della purificazione, rappresenta un diverso modo di omaggiare l’arte pittorica e di rappresentare le emozioni ed i sentimenti che sorgono spontanei.
Il colore, in tutte le sue sfumature, sembra balzare fuori dalle tele e sommergerci come in una apoteosi di scintillante turbinio.
Colore e desideri reconditi, uniti dal filo indissolubile del tormento di una realtà sempre più strana ma sempre più fascinosa per i molteplici ritagli e spigolature delle immagini rivolte all’osservatore voglioso di navigare nel fluido mare dell’inconscio e del sub-astrale.
Linee, specchi immaginari, figure, filigrane trapunte, che suscitano passione e stupore e tengono acceso l’interesse di chi, passando in rassegna i dipinti di Antonella, si sente attratto da una realtà olezzante di vita desiata e di spiragli di rinascita come per quel viaggiatore errante nel deserto che abbraccia la visione dell’oasi dissetante o come il sommo poeta che dopo tanto periglioso cammino uscì a rivedere le stelle.
Così è: una progressiva conquista del reale che appare tra i colori e i rivestimenti dei sentimenti.
Antonella ci accompagna per mano verso la rinascita esistenziale che esplode come una bolla di aria profumata tra i toni del suo colorare il mondo e le turbolenze di una società sempre più spinta verso l’isolamento sociale e attitudinale.
Nell’arte di Botticelli si scorge un risorgimento che quasi si avvicina a composizioni poetiche: spunti, richiami, solleticazioni, ammiccamenti per suscitare interesse, sensazioni, emozioni, sentimenti.
Trasvolando sulla pittura si sente il richiamo verso una calma apparente che necessita di un percorso di fibrillazione emotiva per realizzare la purificazione della vista e la sanificazione dell’anima.
Il segno pittorico si trasforma in un percorso vettoriale che, dal generale, tende al particolare per dare senso ad un’arte ricca di preziosismi cromatici, che si espandono tra immaginazione e sogno, tra una minuziosa ricerca del bello e della perseveranza professionale. È un nuovo approccio all’arte pittorica: colori, pathos, appagamento affettivo ed emozionale. Luce, colore, materia, amalgamati in un turbinio di esplosiva emozione.
In questo senso ritengo possa la mia essere una nuova e concreta analisi dell’opera di Antonella Botticelli, artista sublime e delicata, che trova un giusto posto tra i migliori della cultura contemporanea.

Per info e prenotazioni: 0823 434918

Clicca QUI per visitare il sito internet di Antonella Botticelli

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Nicola Esposito consegue la Maturità classica e lavora al Comune di Sarno come Capo di Gabinetto; oggi è in pensione. Grande sportivo. E' impegnato assiduamente in molteplici attività associazionistiche. E' amante della poesia e della scrittura: la sua produzione poetica è molto vasta ed apprezzata. Ha vinto numerosi premi.