Caminito | Un aprile del Commissario Ricciardi

Al Teatro Diana, il 28 novembre, la prima attesissima presentazione del nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni: "Caminito". Il ritorno del Commissario Ricciardi. Presente all'evento anche una delegazione del Consorzio "Gruppo Eventi": il presidente Vincenzo Russolillo, il vice presidente Rita Petolicchio e l'addetto stampa Viridiana Myriam Salerno. Maurizio de Giovanni è il Presidente di Giuria della Sezione "Serie TV" del prestigioso Concorso letterario "Casa Sanremo Writers" dal 2021 e a lui non poteva mancare il supporto di tutto lo staff di Casa Sanremo.

Il racconto della serata

Non sono emozionato. Sono teso, ci dice Maurizio dietro le quinte. Maurizio è lui, sì: de Giovanni. Siamo nei camerini, a circa un’ora dall’inizio della presentazione di Caminito. Il Teatro Diana è già splendidamente pieno, Napoli non delude in accoglienza e calore.

Noi siamo accanto alle porte dei camerini, in quello spazio in cui si avvicendano le emozioni più incontrollate: non sì è ancora sul palco, ma non si è nemmeno fuori dalla scena. È il limbo dei pensieri, della concentrazione, dell’adrenalina…

Siamo proprio vicini al banchetto con frutta e dolci per gli artisti e il loro staff. Maurizio ci dice di provare qualcosa. È tutto ottimo, e, intanto, ci sorride perché sa che siamo lì per lui. E per Ricciardi. Cioè siamo lì per lo scrittore ma anche per il personaggio che ormai ci sembra un vecchio amico. E siamo lì, ovviamente, per Lino Guanciale: perché Lino, solo Lino, sa come indossare quei panni che sanno di tormento e d’amore, d’inquietudine e di dolcezza. Uno sguardo che è parola, una parola che è sguardo.

Maurizio è sempre felice di parlare con i suoi Lettori. Non sono emozionato. Sono teso, ripete. E aggiunge Il mio lavoro l’ho finito nel momento in cui il libro è andato in stampa, ora devo solo accompagnarlo nel suo viaggio tra la gente. Ricciardi non ha mai smesso di raccontarmi di lui. E dei suoi cari. E dei suoi turbamenti. E di storie e di intrighi. E della Napoli di quel tempo. Gli eventi che ho vissuto personalmente mi hanno portato a decidere di fare ascoltare a tutti quello che, in via privilegiata, stava raccontando a me.

Anche dietro le quinte arrivano gli estimatori di de Giovanni e di Guanciale. E poi molti giornalisti. Noi rimaniamo lì ad osservare, ad ascoltare. Il momento prima di andare in scena è forse è quello più intrigante: dalle pose o dai movimenti delle mani leggi l’ansia e la preparazione, dalle espressioni del viso leggi la gioia e l’attesa. Il momento della fine dello spettacolo è, invece, quello più fugace perché c’è la soddisfazione, lo stress, la stanchezza. E di felicità, si sa, non si è mai sazi perché sembra sempre che questa tanto attesa felicità duri troppo poco.

Cinque anni sono un attimo oppure un’eternità. In Caminito sono il tempo giusto per riprendere la storia da un punto di vista narratologico completamente diverso rispetto a quello dell’ultimo romanzo. L’evoluzione dei personaggi va di pari passo con l’evoluzione della Società. Si cambia aria, in tutti i sensi. Si guarda al futuro, viaggiando con la valigia pesante del passato. E, poi, c’è Marta: avrá ereditato la dannazione di vedere e sentire i morti?

preferiva camminare, anche quando l’aria era fredda e umida di pioggia come in quello strano, assurdo aprile dell’altra parte del mondo, il quale tutto era tranne che primavera, il quale tutto era tranne che speranza… queste righe sono parte dell’incipit del romanzo, introducono bene il sottotitolo Un aprile del Commissario Ricciardi. Ma noi non possiamo spoilerare nulla e torniamo dietro le quinte del Teatro Diana.

È il momento di salutare Lino. Ci accoglie il suo sorriso e i suoi occhi parlano un istante prima della sua bocca. È cordiale, è simpatico, molto preparato. Le sue risposte mai banali. Forse è anche stanco, non lo dice e magari non lo avverte nemmeno: poche ore prima era sul set a Roma, poi in treno; il giorno dopo lo attende di nuovo il set ma anche una nuova tournée in Teatro. In ogni caso è la stanchezza bella, la sua. La stanchezza di chi ama quello che fa. Non nega a nessuno una stretta di mano, una foto o un autografo. Non per dovere, per il piacere di gratificare chi, in un modo o in un altro, ha fatto un sacrificio per essere lì. Presente. Come lui è presente per e con Ricciardi. A Ricciardi e a Napoli devo molto, quando Maurizio ed Einaudi mi hanno chiesto di essere qui stasera non ho esitato a dare subito la mia disponibilità. Sono contento e lusingato di tanto affetto e di tanto apprezzamento ci ha raccontato Lino.

La serata è anche Musica. Il reading diretto da Annamaria Russo con le performances musicali degli straordinari Marco Zurzolo, Carlo Fimiani e Marco de Tilla e la partecipazione di Maria Anita Carfora, ha incantato e convinto la folta platea, qualificata ed esigente.

Ma la presentazione non è il classico reading. Le luci creano un gioco d’ombre che impersonifica gli scherzi dell’animo umano. La bambina e la bambola sulla scena destabilizzano e portano equilibrio al tempo stesso. Le note travolgenti ti trascinano prima lontano e, poi, ti riportano vicino perché il racconto è dei personaggi ma è anche il tuo. E poi le voci. Lino Guanciale e Maurizio de Giovanni giocano a mescolare e a sovrapporre le sensazioni, a creare toni nuovi su di una tavolozza di desideri. Non c’è un solo colore predominante. Ci sono le sfumature. Del resto, è questa la magia del gioco della sottile seduzione tra scrittura e lettura!

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Viridiana Myriam Salerno, laureata in Giurisprudenza presso l'Università "Federico II" di Napoli, è Giornalista Professionista (iscritta all'Ordine nazionale dei giornalisti dal 2009). E' diventata Avvocato nel 2013. E’ Direttore Responsabile della Rivista culturale nazionale “MediaVox Magazine” dal 2015. I suoi scritti sono pubblicati in numerosi libri, editi da importanti Case editrici. Ha curato l'editing di molti volumi. Ha realizzato copertine e graphic-novel. È esperta di comunicazione e linguaggi multimediali. Si occupa del coordinamento di Uffici-Stampa e dell’organizzazione di eventi culturali (ad esempio, è nello Staff organizzativo del Festival internazionale di Cinema “Italian Movie Award” dalla prima Edizione). E’ accreditata a rilevanti eventi nazionali ed internazionali, come il Festival di Sanremo, il Taormina Film Fest e l'Ischia Film Festival (entrando nello Staff Stampa di quest'ultimo nel 2016). Dal 2021, è nello staff organizzativo del Premio Penisola Sorrentina. Dal 2022, collabora con il Consorzio Gruppo Eventi che, tra le tante attività, ha inventato e realizza "Casa Sanremo" e cura la produzione esecutiva de "I Nastri d'Argento". È segretaria dell'Assostampa Campania Valle del Sarno.