
Con lo scrittore e docente di materie letterarie prof.Pellegrino Caruso, autore del libro “Orazio Flacco Problemi testuali del I Libro dei Carmina”, Abe edizioni, si è conclusa la seconda edizione della Rassegna Avellino letteraria. Tra il pubblico presente in sala, numerosi cultori e appassionati di arte classica e tanti giovani a cui il prof. Caruso si è particolarmente rivolto nel suo intervento, rimarcando l’importanza della conoscenza della cultura classica per comprendere gli sviluppi evolutivi dell’umanità. Le Odi, tra amore e Poesia civile di Orazio, lo studio delle lingue classiche e soprattutto la grande valenza culturale ci hanno fatto riflettere sulle origini della società e delle culture, in una sorta di confronto tra culture e mutamenti culturali. Un libro che ha concluso il ricco calendario di appuntamenti di Avellino letteraria, rafforzando il racconto della memoria che possibilmente non dovrebbe essere perduta. Il testo portato all’attenzione è stato la chiave di interpretazione del presente in questo momento di crisi epocale. Il patrimonio culturale e la sua raffinata arte, unita alla ricchezza d’animo e di pensiero che il poeta latino Quinto Orazio Flacco e la sua opera rappresentano, ci ha trasmesso un messaggio universale Il Carpe Diem che sicuramente è uno degli aspetti più noti del suo pensiero, un invito a vivere il presente senza avere alcuna fiducia nel futuro. Una Kermesse “Avellino letteraria”, ricca ed inclusiva impreziosita dal patrocinio morale dell’Assessorato alla Cultura e Turismo della città di Avellino. I dodici appuntamenti letterari ci hanno lasciato tante sensazioni che solo la letteratura è in grado di smuovere, rendendoci più ricchi di sentimento e ragione. L’auspicio di queste presentazioni di libri e autori è stato quello di promuovere la lettura, quella magnifica attività che ci fa conoscere e comprendere, sognare e ragionare, commuovere e divertire. Gli Incontri molto seguiti che si sono svolti presso Villa Amendola, adibita a museo civico, sono stati un’ occasione per riflettere e sviluppare un interesse maggiore verso il territorio e la sua cultura che attraverso il pensiero e l’arte di Orazio, ci auguriamo possano essere di auspicio per raggiungere livelli culturali sempre più elevati.