L’ironia di Osho e l’intelligenza di Federico Palmaroli a Casa Sanremo

È il 9 giugno del 1973. Un salto indietro nel tempo: ci immaginiamo un neonato che piange già in romanesco. Che fa facce buffe e ha il sorriso sornione di chi ha capito tutto della vita. Passano gli anni: cresce e tifa Lazio, sceglie una formazione squisitamente classica, si specializza in tradizione popolare romana, e decide di rompere… gli schemi della satira e della comunicazione virale e non convenzionale. Oggi, è un personaggio pubblico, amato e cercato da un pubblico trasversale. Ha portato Osho a Roma ed è scoppiata la osho-mania. Inarrestabile.
Stiamo parlando di Federico Palmaroli, aliasLe più belle frasi di Osho”. Creatore e unico autore degli account Le più belle frasi di Osho”, ha pubblicato per Rizzoli: Vedi de fa poco ‘o spiritoso (2020) Carcola che ve sfonno (2021) e “Come dice coso”. Un anno di Satira (2022).
Insofferente, simpatico, autoironico. Le sue non sono vignette classiche. Quelle disegnate con la matita. Le sue sono vignette contemporanee, quelle in cui le frasi non sono scritte ma sono impaginate sulle foto e corredate da un hashtag. Specchio, sfottò e denuncia di una società che, inevitabilmente, fotografa ciò che vive e vive ciò che fotografa.

Abbiamo trascorso qualche ora con Palmaroli a Casa Sanremo, l’unica autentica area hospitality del Festival di Sanremo, durante la settimana più chiacchierata dell’anno. Federico è stato ospite atteso del Salotto letterario di Casa Sanremo Writers per presentare il suo ultimo libro, ma anche per commentare il Festival dal suo punto di vista. Un tipo tranquillo, direbbe chi lo osserva distrattamente. Un uomo di cultura e di arguta capacità di sintesi, chi lo frequenta più a lungo. Con lui, le risate non mancano. Anche se spesso le risate sono dolci-amare perché ci fa riflettere su temi di cui forse non avremmo mai voluto discutere. La politica sì, ma a Sanremo tanto spettacolo.


Come hai vissuto l’invito da parte degli organizzatori di Casa Sanremo di venire a Sanremo a commentare il Festival?Inizialmente, con un po’ di ansia. Io traggo la mia ispirazione da fatti dinamici che accadono nel quotidiano ma sono sempre legati a temi di stretta attualità. Il Festival di Sanremo, almeno in teoria, è solo una gara canora. Invece, poi, ogni anno finisce per riflettere vizi e virtù del Belpaese. A Casa Sanremo ho trovato una seconda Famiglia. Una macchina perfetta in cui lavorano grandi professionisti. Anni fa ero già stato a Sanremo, durante la settimana del Festival: ero agli inizi, a stento avevo un letto su cui dormire e quella fu un’esperienza totalmente diversa.

Però, hai subito trovato spunti interessanti… Assolutamente sì. In quella settimana, ti sembra di vivere in un’altra dimensione. Ad un certo punto ti manca l’aria, poi trovi subito qualcosa che ti fa distrarre. Un’atmosfera unica dove non c’è una reale dimensione temporale: pochi minuti ti sembrano ore ma capita che un’ora voli veloce come un secondo. A Sanremo in quei giorni trovi di tutto: spunti sulla moda, sul gossip… e naturalmente sui cantanti o sui conduttori!

C’è chi ti ha offerto subito degli assist pazzeschi… Blanco e i Ferragnez non mi hanno deluso.”

Il tuo “incontro” con Osho è stato casuale?
Sì. C’è stato un periodo in cui sui social si vedevano girare tante frasi con la sua firma. Per me erano di un palloso e di uno scontato unico. È nata da lì la mia idea di parodia.”

Non hai mai smesso, però, di fare il tuo lavoro “ordinario”. Anche quando è arrivata la notorietà, sei rimasto te stesso…Ho fortemente voluto mantenere la mia identità e il mio stile di vita. Una scelta che mi ha regalato lucidità ed obiettività. Io faccio tutto da solo. Ieri, prima dello spettacolo serale, sono andato regolarmente a lavoro. Alla fine ero sì felice, ma esausto. Spero di riuscire ancora per molto a conciliare questi due mondi che coesistono nella mia carriera lavorativa. Ad esempio, a Casa Sanremo, c’erano i ragazzi di ‘Lercio’: un po’ li ho ‘invidiati’ perché sono in tanti a lavorare in redazione. Dall’altro lato, però, mi rendo conto che l’unicità della mia produzione sta nel fatto che sono idee che vengono proprio a me. Io sono sempre stato così, come mi vedete, incline all’ironia, fin da piccolo.”

Uno dei segreti del tuo successo?La musicalità e la semplicità del dialetto romanesco.”

La tua creatività come ha vissuto il periodo della pandemia da Covid?Paradossalmente, benissimo. Ha avuto uno slancio ottimo: in realtà, di materiale su cui lavorare ce ne era tantissimo… io, invece, sono stato un po’ insofferente, soprattutto durante il secondo lockdown: tutto sembrava complicarsi e non c’era alcuna certezza circa i tempi di risoluzione dei problemi. Vedere quest’anno tanta gente a Sanremo è stato un ottimo segnale di reale ripartenza.”

A Casa Sanremo hai presentato “Come dice coso” – Un anno di Satira, il terzo libro edito da Rizzoli… “Sì una bella chiacchierata con Maurilio Giordana, supportata dalle immagini delle mie vignette. Sono felice di essere stato ospite di un salotto importante che, tra le tante iniziative lodevoli, ha quella di avvicinare i giovani alla lettura.”

Adesso ti aspettano anche tanti spettacoli a Teatro…Sono felice del contatto diretto con il pubblico e sono grato di questa opportunità. Girare l’Italia ed incontrare tante persone meravigliose è linfa vitale per la mia creatività e per la mia emotività.”


Guarda la presentazione del libro a Casa Sanremo

Per conoscere le prossime tappe degli spettacoli di Federico Palmaroli e acquistare i biglietti, clicca QUI


Fotografie di Alfonso Papa, Gabriella Sandrelli e Mario Vastola

Federico è anche autoironico. Noi lo abbiamo invitato inviandogli questa foto…

Viridiana Myriam Salerno, laureata in Giurisprudenza presso l'Università "Federico II" di Napoli, è Giornalista Professionista (iscritta all'Ordine nazionale dei giornalisti dal 2009). E' diventata Avvocato nel 2013. E’ Direttore Responsabile della Rivista culturale nazionale “MediaVox Magazine” dal 2015. I suoi scritti sono pubblicati in numerosi libri, editi da importanti Case editrici. Ha curato l'editing di molti volumi. Ha realizzato copertine e graphic-novel. È esperta di comunicazione e linguaggi multimediali. Si occupa del coordinamento di Uffici-Stampa e dell’organizzazione di eventi culturali (ad esempio, è nello Staff organizzativo del Festival internazionale di Cinema “Italian Movie Award” dalla prima Edizione). E’ accreditata a rilevanti eventi nazionali ed internazionali, come il Festival di Sanremo, il Taormina Film Fest e l'Ischia Film Festival (entrando nello Staff Stampa di quest'ultimo nel 2016). Dal 2021, è nello staff organizzativo del Premio Penisola Sorrentina. Dal 2022, collabora con il Consorzio Gruppo Eventi che, tra le tante attività, ha inventato e realizza "Casa Sanremo" e cura la produzione esecutiva de "I Nastri d'Argento". È segretaria dell'Assostampa Campania Valle del Sarno.