Il Progetto del Vesuviolo e lo Chef Antonio Paolino

Antonio Paolino è uno chef angrese.
È il volto noto di diversi programmi televisivi, quali Casa Alice, Attenti al cuoco, Sereno Variabile, I piatti vostri e Detto Fatto. Ospite di Edijay, il canale tv di Magazine Pragma.
Dopo gli studi all’istituto alberghiero, Paolino si è laureato in tecnologie alimentari e successivamente è diventato docente presso il Campus Etoile Academy di Tuscania. Nonostante la notorietà, ha conservato una grandissima umiltà.


Il motto di Chef Paolino è “Trovare nelle proprie origini la semplicità e da lì costruire il proprio percorso”

Con questa “filosofia” enogastronomica Paolino, chiamato, giovedì 9 marzo, ad affiancare i docenti di cucina e sala e gli allievi dell’ISIS “G. Fortunato” di Angri nella preparazione del vesuviolo, ha utilizzato ingredienti, colori e profumi della tradizione partenopea.


Il vesuviolo è un raviolo a forma del Vesuvio, frutto di un’intuizione della dirigente Anna Scimone e della creatività degli studenti della SSPG Galvani-Opromolla di Angri


Il vesuviolo – come ha sottolineato la dirigente Scimone - da una parte vuole rappresentare un inno alla napoletanità e ai prodotti unici del nostro territorio vesuviano e dall’altra reificare la capacità dialogica di progetti scolastici che condividano percorsi di apprendimento orientativo.



Il progetto del vesuviolo è stato condiviso dall’ISIS “G. Fortunato” per potenziare ancor di più i livelli di eccellenza didattica offerti ordinariamente agli studenti, per provocare un incontro tra Scuola e mondo delle professioni della ristorazione. Un impegno per cercare di capire ancor meglio e conseguentemente far capire agli allievi cosa possono attendersi da un mercato del lavoro che, ai livelli alti cui aspirano, è fortemente competitivo.
Una valida opportunità per ampliare il patrimonio di conoscenze e competenze di giovani generazioni in un settore disciplinare tra i più ricchi, creativi, motivanti.
Una risposta alla domanda di professionalità qualificate e altissima.


Un esperto, come Paolino, – ha infatti considerato il Dirigente scolastico dell’ISIS “G. Fortunato” Giuseppe Santangelo – diviene un mediatore didattico, ovvero una persona esterna al contesto classe e differente dal docente che, riportando la propria esperienza professionale, diventa spesso particolarmente efficace sia per l’acquisizione di nuove tecniche, sia come stimolo ad esperienze differenti.


Soddisfatto dell’esperienza “vesuviolo” anche lo chef Paolino. Con il vesuviolo, come con tutti i miei piatti, - ha voluto precisare - mi piace trasmettere i sapori e i profumi della mia terra che è la Campania. Il filo conduttore della mia cucina è un prodotto della mia terra: il pomodoro; mi piace utilizzarlo anche in pasticceria. Tuttavia, non disdegno le contaminazioni. Per lavoro viaggio molto e spesso rendo omaggio alle terre che ho visitato accostando diverse eccellenze regionali”. La cucina per me è un insieme di cose; è l’amore tramandato, quello attuale e quello che sarà. Dietro ad un piatto c’è sempre una storia, un ricordo, un trasferimento di informazioni sentimentali. Per me la cucina dev’essere benessere, sentimento, passione, deve appagare prima l’occhio e poi il palato.


Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche presso l’I.S.I.S. “G. Fortunato” di Angri , di cui è anche collaboratore-vicario. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Salerno con 110/110 con lode e licenziata in Teologia Dommatica summa cum laude presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – sez. San Tommaso, ha conseguito due Master in Studi storico-religiosi ( Ebraismo, Cristianesimo e Islam; Il Cristianesimo antico nel suo contesto storico) presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Master di II livello Management e Leadership delle Istituzioni Educative presso l’Università degli Studi di Bologna e il master Didattica e Psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato molti volumi. Sensibile e attiva nel dibattito socio-culturale sul territorio campano.