Racconti di fantasia partenopea




Racconti per addormentarsi la sera, per sognare e volare con la fantasia. Ma anche racconti per guarire le ferite di mente e corpo, per capire e superare il male. Li ha scritti e li ha raccolti Alfredo Salucci, medico, scrittore, pubblicista ed autore di testi teatrali nel suo ultimo libro “Racconti di fantasia partenopea”, edito da Albatros Edizioni.
Il lavoro è stato presentato, il 21 aprile, presso il Circolo Unione di Pagani, da Volfango Izzo presidente del Circolo, Franco Salerno, giornalista e scrittore e Gerardo Sinatore, scrittore.

Il testo di Salucci è godibile, intriga il lettore, ammaliandolo e rapendolo. La lingua la fa da padrona evidenziando ambienti, situazioni ed emozioni mai banali. Le parole sono fioriere di gioia di vivere.
Questo lavoro nasce, in pratica, da appunti di vita, storie di uomini e donne come tanti alla ricerca di sé, persone comuni che, attraverso la sofferenza, vincono mostri interni persecutori e riescono a far riemergere quella parte magica dentro se stessi, unica chiave per aprire la porta della speranza.

Una delle prime cose che avverte chi legge questi racconti di Alfredo Salucci è , allora, una sensazione di “leggerezza”: ovvero una “reazione al peso di vivere”, secondo le parole di Italo Calvino. Ciò dipende innanzitutto da una felice predisposizione narrativa che consente all’autore di esprimere quello che sente, fantastica o immagina, senza apparente sforzo. A “sottrarre peso” alla narrazione contribuisce, altresì, la capacità di delineare e rappresentare i tanti e vari personaggi senza fare ricorso a schemi precostituiti.

I protagonisti o le figure minori di queste storie manifestano una propria autonoma individualità che si propone al lettore senza mediazioni esterne che ne alterino l’umanità più profonda. Insomma, le donne e gli uomini che si incontrano e si avvicendano in questi racconti, si imprimono, fin dal loro primo apparire, nella mente e nel cuore del lettore grazie ad un’intrinseca vitalità tipica proprio delle persone reali,
Racconti che nascono, che finiscono, che si trasformano nel loro procedere. Sogni, desideri, fantasie che si realizzano. Come in una fiaba, ciascuno di noi, leggendoli, vive la propria vita e le proprie relazioni condizionato da un magico mondo interiore dove realtà e fantasia si fondono, condizionando scelte ed emozioni di quel “protagonista” che ci sentiamo di essere, con l’unico scopo di aiutarlo a raggiungere, nelle quotidiane avventure, il tanto desiderato lieto fine.
Il Vesuvio fa da sfondo ad una Napoli ferita in cerca non di delusioni, ma di speranze, nelle varie attività della vita quotidiana, evitando il tira a campare e la sciatteria dei sentimenti ed il gioco magico delle tre carte.

Alfredo Salucci con i “Racconti di fantasia partenopea” ha voluto , in definitiva, offrirci , da dottore in filosofia, una forma di rappresentazione del mondo, uno spazio protetto in cui poter misurare le proprie conoscenze ed emozioni, una forma culturale a partire dalla quale tutti possono “apprendere” o “disapprendere” comportamenti, elaborare chiavi di lettura del reale.
Allora ben venga questo libro di Alfredo Salucci. Che ovviamente consigliamo a tutti.



Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche presso l’I.S.I.S. “G. Fortunato” di Angri , di cui è anche collaboratore-vicario. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Salerno con 110/110 con lode e licenziata in Teologia Dommatica summa cum laude presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – sez. San Tommaso, ha conseguito due Master in Studi storico-religiosi ( Ebraismo, Cristianesimo e Islam; Il Cristianesimo antico nel suo contesto storico) presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Master di II livello Management e Leadership delle Istituzioni Educative presso l’Università degli Studi di Bologna e il master Didattica e Psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato molti volumi. Sensibile e attiva nel dibattito socio-culturale sul territorio campano.