
Quante volte ci siamo trovati in una situazione nella quale dire ciò che era giusto dire è risultato scomodo e, per questo, abbiamo rinunciato a far sentire la nostra voce in merito?
In un mondo convenzionale in cui si corre senza una vera e propria destinazione, catturare le verità è sempre più difficile. Tante sono le persone che crediamo di conoscere, ma alla fine, le conosciamo per davvero o abbiamo solo un’idea apparente di loro?
Per rispondere a tutto ciò, una giovane e talentuosa scrittrice di nome Alessia Barbaro, ha impresso su carta i suoi pensieri più profondi mettendosi in gioco e raccontando nel suo romanzo un intrecciarsi di storie dall’oscuro passato che riemergono nel presente, condizionando così il futuro.
Il titolo di questo libro è Non posso dirlo e, già da questa premessa, l’autrice esorta il lettore a essere più vero in un mondo finto, proiettandolo in una realtà verosimile che troppe volte ha gettato fango sulla limpidezza delle vite umane. Il progresso, infatti, non è sempre inteso in maniera giusta e, nella sua storia, è possibile notare come il genere umano, alle volte, sia avido e crudele.

Dalla conoscenza e dalla consapevolezza, però, nascono anche la speranza e il riscatto per far cambiare le cose. Ora lasciamo dunque la parola ad Alessia, per farci scoprire meglio la sua visione del mondo e le sue aspettative per il futuro!
L’INTERVISTA
Come nasce l’ispirazione per scrivere questo romanzo? Una bella domanda… Ci sono varie tappe che hanno sancito il proseguimento di questa storia. Questo romanzo inizia come un flusso di pensieri che nascono da un’intensa emotività. Pagina dopo pagina il flusso evolve attraverso un problema esistenziale che va a colmare quei vuoti che affliggono la nostra anima e che accomunano la nostra esperienza di vita umana.
“Non posso dirlo” ci rimanda a una sorta di censura e di blocco che è molto attuale. Soprattutto oggi, molte persone, hanno paura di dire ciò che pensavo davvero… Ci dica di più sul perché di questo titolo. Nel titolo è presente un grande simbolismo. Il titolo, infatti, ci dice tanto in base all’impossibilità di parlare con sincerità di chi siamo davvero e, negando chi siamo, intrappolandoci in noi stessi, la scrittura non è altro che una chiave per uscire da una prigione nella quale ci siamo intrappolati. Per questo in copertina sono rappresentata io con una mano davanti alla bocca. Essa sancisce l’inizio delle mie paure ma, attraverso il coraggio, parola dopo parola, sono riuscita a trovare la forza per arrivare alla fine della mia storia, trovando così il giusto finale per dare la svolta al mio sogno di raccontarmi per come sono davvero.
Cosa c’è nel futuro di Alessia Barbaro? Ci sono tanti progetti e intendo realizzare i miei sogni dando tutta me stessa. Credo di aver trovato me stessa grazie a questo scritto e ora sono pronta a trovare il mio posto nel mondo. Amo l’arte e vivo grazie a essa. L’arte sarà sempre il mio porto sicuro, ed ora mi sento pronta per partire. Sono tanti i nuovi viaggi che mi aspettano e voglio vivere emozioni uniche che sicuramente saranno immortalate nei miei prossimi racconti.
Biografia | Alessia Barbaro nata nel 2003 è cresciuta in una città della Campania, Avellino. Ha frequentato e conseguito il diploma liceale presso il Liceo Economico Sociale "Publio Virgilio Marone" nel 2021 per poi iscriversi alla facoltà di Psicologia presso l’Università Degli Studi di Palermo. Giovane appassionata dell'arte e dell'espressione in tutte le sue forme è amante della scrittura, della pittura e della danza. Attivamente impegnata negli studi e nelle sue passioni, inizia il suo percorso con il romanzo psicologico "Non Posso Dirlo". Le sue passioni sono nate anni addietro e sono state importanti fonti motivazionali per tentare di sormontare gli ostacoli che la vita le ha presentato, riuscendo così a trovare l'energia necessaria nei momenti di blocco e di dolore dell’esistenza.