Teatro | Giuseppe Zeno e Euridice Axen

Un avvio brioso e intenso per la stagione teatrale del Diana a Nocera Inferiore (SA)

Applausi a scena aperta e plauso convinto per lo spettacolo portato in scena da Giuseppe Zeno ed Euridice Axen

E’ stata inaugurata ieri sera, a Nocera Inferiore, la nuova stagione teatrale del Teatro Diana, con lo spettacolo “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, scritto dalla grande regista Lina Wertmüller in collaborazione con Valerio Ruiz. Il noto attore partenopeo, che vive un momento di grande celebrità anche in tv, assieme ad Euridice Axen, hanno riproposto una rivisitazione interessante, originale e moderna del testo scritto quarant’anni fa per il cinema e portato al successo nel 1974 da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. La brillante rappresentazione, che ha inaugurato il cartellone teatrale nocerino è stata anche preceduta da un significativo momento di riflessione ed approfondimento che si è tenuto nel pomeriggio nel foyer del Diana. Si tratta di una novità, dal nome CaffèDIANA, un incontro aperto al pubblico con gli artisti in scena. A dialogare col loro Giuseppe Mascolo, già direttore generale del Teatro Bellini ed esperto di cultura, arte e spettacolo. In questo modo si è dato anima ad un vero e proprio salotto letterario nel quale, grazie alla disponibilità di Zeno e della Axen, del regista e degli altri attori coinvolti, si sono affrontati temi importanti e sono stati aperti scenari che partono dai contenuti del testo messo in scena per inglobare tematiche di carattere molto più ampio sul piano politico, sociale e culturale. D’altra parte, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” si caratterizza come un racconto d’amore ma anche di lotta di classe, una intensa metafora dei conflitti ideologici, economici e di genere che attraversano la nostra società in ogni tempo.
Ironico, grottesco, umoristico, il testo trova forza proprio nello sguardo quasi esterno con cui la regista e autrice dell’epoca ha posto in evidenza le grandi contrapposizioni sociali: un nord industrializzato rispetto a un sud povero e sfruttato; la visione comunista e un pragmatico spirito capitalista che anela ricchezza. “Quando mi è stato proposto – ha spiegato Zeno nel corso dell’incontro di presentazione al Foyer – ho accettato con grande entusiasmo. Nel periodo in cui fu fatto il film c’era una fucina di attori straordinari, il che consentiva ai registi di scrivere un testo proprio sulle caratteristiche di quegli attori, e quello non è replicabile. Il teatro ci dà la possibilità, forse anche la scorciatoia, di fare una cosa diversa dal passato attualizzando un’opera che ha avuto un forte impatto al tempo presente, alla realtà che viviamo”. “Oggi – ha continuato – non c’è ad esempio quella forte identificazione politica di quel tempo, ma al contempo rimangono intatti il conflitto sociale e quello di genere. Rimane anche intatto quel momento sull’isola in cui i due protagonisti sono costretti necessariamente a relazionarsi, a raccontarsi, a socializzare, perché hanno bisogno l’uno dell’altro. Anche quest’aspetto è molto importante, è un “cazzotto” ad una società in cui si parla sempre meno e nella quale invece ci si dovrebbe confrontare di più, perché abbiamo tutti bisogno di socializzare”.
Lo spettacolo rappresenta un naufragio, una situazione estrema che i protagonisti, Gennarino e Raffaella, animano sul palco con tensione sensuale e poesia, provocando forti emozioni nello spettatore. Nei loro cuori induriti d’improvviso si fa strada il sentimento amoroso, che li mette a nudo l’uno nei confronti dell’altra nell’orizzonte selvaggio e primordiale dell’isola dimostrando a se stessi che sia davvero possibile incontrarsi e amarsi al di là di ogni differenza.
Dialoghi grotteschi, struggenti e comici sono accompagnati da tanta fisicità con un focus costante sulla società tardo-capitalista con tutte le sue contraddizioni e tensioni.
La forza della passione che scoppia tra i due tiene alto il ritmo delle tematiche forti tirate fuori volta per volta, suggellate da splendide musiche, in particolare dalla canzone di Mina “Mi sei scoppiato dentro al cuore”, che porta lo spettatore a sovrapporre più piani: riflessione, emozione, analisi sociale, introspezione.
Le scene dell’opera sono di Roberto Crea, il light design di Pietro Sperduti, i costumi di Lisa Casillo, la regia e l’adattamento di Marcello Cotugno ed Irene Alison. Sul palco, assieme a Zeno ad alla Axen, possiamo apprezzare Barbara Alesse, Alfredo Angelici e Francesco Cordella.
“Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” prosegue il suo viaggio a Salerno per poi fermarsi per diversi giorni a Roma.

La stagione teatrale nocerina, invece, proseguirà con altri sette spettacoli con artisti di primo rilievo come Marisa Laurito, Enzo Gragnaniello, Francesco Cicchella, Massimo Ghini, Paolo Ruffini, Carlo Buccirosso, Massimo De Matteo, Vanessa Incontrada, Gabriele Pignotta, Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi.
Il prossimo appuntamento è per domenica 10 dicembre, in pieno clima natalizio.


Licia Sasso, per MediaVox Magazine, ha incontrato gli attori nel foyer del Teatro


Giornalista professionista e docente di lingua inglese nella scuola secondaria, Licia Sasso è fin da ragazzina appassionata di comunicazione, cultura, giornalismo e linguaggi. Si è formata all’Orientale di Napoli per poi proseguire in altre realtà. Sia nel campo della formazione che in quello della scrittura immagina di trasmettere un po' di ciò che pensa e di quanto ha appreso finora lungo il percorso di vita.