Irene Di Liberto: dall’intervista a Casa Sanremo Writers alla candidatura al Premio Strega Poesia 2024


Intervista a Teresa Irene Di Liberto: a febbraio è stata intervistata nel prestigioso salotto culturale di Casa Sanremo Writers. Oggi è tra gli autori candidati al Premio Strega Poesia 2024


In un mondo che spesso valorizza la superficialità e la ricerca dei “like” virtuali, Irene Di Liberto ci invita a ritrovare la bellezza della comunicazione autentica, a esprimere le nostre emozioni con sincerità e passione. Lo scorso febbraio la redazione di MediaVox Magazine ha avuto la fortuna di conoscerla di persona, e di constatare quanto il suo lavoro di divulgatrice di parole, belle e gentili, sia frutto di una grande personalità e di un talento riconosciuto in Italia e nel mondo. Irene, infatti, ha partecipato al prestigioso Salotto culturale di Casa Sanremo Writers per presentare il libro con il quale, adesso, è tra i candidati al Premio Strega Poesia 2024.


POST POESIA. Tra il verso e l’inverso” (Nino Bozzi Editore) è una silloge poetica che invita a compiere un viaggio intimo tra le parole e le emozioni. La poesia qui diventa un atto di ribellione contro l’effimero, un invito a immergersi nell’abisso delle nostre anime, a esplorare il labirinto intricato delle emozioni umane e a scoprire il significato nascosto dietro ogni parola. Con audacia e innovazione, l’autrice sfida il concetto tradizionale di poesia, lo destruttura e lo ricostruisce in forme sorprendenti e uniche…

L’INTERVISTA

Poesia deriva dal verbo greco ποιέω che significa “fare”. Per noi contemporanei che facciamo di tutto, tanto da essere continuamente affaccendati in attività di ogni sorta, quale ruolo potrebbe avere oggi la poesia? Per me la poesia deve stimolare la riflessione. Ma per far sì che questa riflessione trovi spazio e maturi dentro ciascuno di noi è necessario dedicarsi tempo, concentrandoci sull’essere e mettendo da parte il fare, a tutti costi e più in fretta possibile.

A chi si approccia alla poesia per la prima volta, quali autori o libri consiglieresti di leggere? Quali autori hanno lasciato un segno su di te e sul tuo immaginario poetico?Sicuramente consiglio di leggere le poesie di Alda Merini, genio letterario del nostro tempo. A me è piaciuto molto “L’altra verità”, in cui la poetessa alterna amore e solitudine, sempre in equilibrio tra la capacità di comprendere e quella di essere compresi: un vero e proprio inno alla vita, nonostante gli orrori che ha subito. Un’ autrice che non mi stanco mai di leggere è Emily Dickinson: con linguaggio semplice e brillante allo stesso tempo, riesce a scrivere sia delle piccole cose della vita quotidiana sia di battaglie sociali più importanti.

Post Poesia è il tuo ultimo lavoro in versi ed è nella rosa dei testi poetici proposti al Premio Strega Poesia 2024: come stai vivendo quest’attesa? Ti aspettavi una notizia del genere? Sono stata premiata in moltissimi concorsi, ma quando ho iniziato a scrivere mai avrei immaginato di poter essere nella rosa dei testi del Premio Strega. Vivo l’attesa con molta serenità e altrettanta gratitudine. Sicuramente è un palcoscenico letterario unico e sono felice di farne parte.

Sulla copertina di Post Poesia è rappresentato uno smartphone che ha come sfondo un post di Instagram. Tu sei molto attiva sui social e la tua community è molto legata a te e al tuo lavoro: come ti spieghi questo successo? Quanta importanza rivestono i social nel tuo lavoro? La community social che mi segue con grande affetto me la sono un po’ andata a cercare. Ho fortemente voluto che i miei canali social fossero un inno alle parole, in particolare alle belle parole. Ne abbiamo tutti molto bisogno. Non c’è spazio per notizie negative o cattiverie. Mi piace pensare che chi approda alle mie pagine si senta accolto come quando si sorseggia del tè sul divano, in famiglia o con gli amici. I social, oggi, rivestono una grande importanza, ma non sono tutto. Li paragonerei a una vetrina di un negozio delle vie del centro: deve essere curato ogni dettaglio della vetrina, senza tralasciare la sostanza, altrimenti è solo un contenitore vuoto.

L’interazione con gli utenti diventa l’interazione con i lettori. Sfogliando le pagine del tuo libro, ho notato, infatti, che ce ne sono alcune che hai lasciato vuote, per consentire a chi legge di annotare pensieri e riflessioni personali, ispirati dalla tua poesia. Da dove nasce quest’idea? L’idea nasce dall’osservazione attenta della società: tutti vogliamo parlare tanto e ascoltare poco. Ho tramutato, quindi, il bisogno di ascolto in uno spazio tutto per il lettore, dove appuntare emozioni, gioie, ma anche delusioni. Le lettrici e i lettori hanno, così, la possibilità di diventare parte del processo di creazione del libro. POST POESIA è il primo libro che ti ascolta.

Lo scorso febbraio sei stata tra i protagonisti della Vetrina del Salotto culturale di Casa Sanremo Writers. Cosa ha rappresentato per te quest’esperienza? POST POESIA è stato selezionato da Casa Sanremo Writers e ho avuto la possibilità di essere intervistata, di far conoscere meglio la mia raccolta poetica, ma anche me stessa come scrittrice. Un’ esperienza unica che ha allargato ancor di più la famosa vetrina del mio pubblico. Casa Sanremo mi ha, infatti, aperto le porte verso lettori a cui ancora non ero mai arrivata, come ad esempio la grande comunità degli italiani all’estero.

Quali sono gli eventi o i progetti che ti impegneranno nei prossimi mesi? Hai già in mente di pubblicare qualcosa di nuovo? Ho fissato varie presentazioni e interviste, anche con la stampa estera, per continuare a promuovere la Poesia, ma anche l’ascolto che offre POST POESIA. Ho uno splendido progetto in cantiere, ma magari sarà oggetto della prossima intervista perché ho adottato la linea di portare a casa il risultato prima, poi di parlarne .

Autrice prolifica, scrittrice riconosciuta in Italia e all’Estero, giovane mamma di Cristian. Questi tre aspetti di Teresa Irene mi spingono a chiederti questo: quale augurio senti di fare alla generazione di futuri poeti e scrittori? Consiglio loro, innanzitutto, di formarsi e lavorare sui loro sogni. Il dono della scrittura da solo non basta, bisogna sempre progredire, studiando e mettendosi alla prova. A oggi, però, secondo me, l’arte dei talenti emergenti non è abbastanza promossa né agevolata: così facendo si corre il rischio che ci passino sotto il naso dei veri e propri geni, senza accorgercene. Auguro, quindi, ai poeti, agli scrittori e, più in generale, agli artisti del nostro tempo, di trovare nel territorio in cui viviamo terreno fertile e prolifico alla crescita delle loro opere e della loro carriera artistica.


BIOGRAFIA | Teresa Irene Di Liberto è una figura poliedrica nel panorama culturale italiano, nota per il suo impegno e per la sua passione in diversi ambiti artistici e letterari. Tra i suoi contributi più significativi la collaborazione con il mensile GPMagazine, con una presenza che si estendeva in Italia, Gran Bretagna e Germania. All’interno della rivista, curava con dedizione la rubrica “Leggi con Irene”, dove recensiva le ultime uscite letterarie e intervistava gli autori di risonanza. Irene Di Liberto è stata riconosciuta come membro onorario e ambasciatore per l’Italia dell’ Accademia della Lingua e della cultura siciliana, dimostrando un profondo attaccamento alle sue radici culturali. Ha pubblicato opere che hanno ricevuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il “Premio Internazionale Zingarelli 2020”, il “Premio Mamme in Poesia” con menzione speciale dalla città di San Mauro Pascoli e il “Premio Modigliani” per il suo libro “Versi in volo”.

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Laureata in Giornalismo e Cultura editoriale all' Università di Parma nel 2018. Ha collaborato con italianradio.eu come articolista e conduttrice radiofonica di Radio Pizza Olanda, il canale di informazione per gli italiani residenti nei Paesi Bassi. Dopo una breve esperienza formativa negli studi di Radio ART si è trasferita in Svizzera e attualmente vive a Montreux. Appassionata di musica, moda, cinema e tecnologia.