Non succede, ma se succede… avevate dimenticato il tormentone di Gabriele Corsi all’Eurovision 2021 che tanta fortuna portò ai nostri amati Måneskin?
Gabriele Corsi ormai all’Eurovision si sente a casa e padroneggia la telecronaca anche, praticamente, da solo. Quest’anno ne inventa un’altra: ribattezza Angelina Mango. La chiama Angelina “Malmö” quando lei infiamma l’Arena al termine di un’esibizione a suon di fuochi d’artificio (in tutti i sensi), animata da un corpo di ballo davvero talentuoso. Anche la Mara (Maionchi) nazionale è talmente entusiasta che la sua voce non la sentivamo così felice da tempo. Angelina Mango non è in gara con il resto dei concorrenti (l’Italia è qualificata di diritto), è in gara con sé stessa: canta con una naturalezza tale che sembra voler dimostrare al mondo che l’età o l’esperienza non contano poi tanto se l’Arte è nel tuo DNA.
Il ritmo della trasmissione è, come sempre, talmente serrato e coinvolgente che 2 ore volano via velocissime. Vietato annoiare e annoiarsi. Il tempo di una “cartolina” e già si passa al prossimo Paese. Che bello! Protagonisti i colori (tutti) di Artisti sempre più eterogenei che spesso suppliscono al talento puro con puro spettacolo. Ma non è sempre un male…
Ai lettori di MediaVox Magazine (che hanno commentato la diretta sui nostri canali social) è piaciuta molto anche Aiko, la cantante della Repubblica Ceca che, però, non è arrivata in finale. Del resto, la logica del voto all’Eurovision è complessa e ancora ci chiediamo come mai Il Volo non abbia vinto nel 2015.
Adesso i fari sono già accesi sulla finale di sabato 11 maggio. La RAI ci offre un bel servizio a trasmettere tutte e tre le serate. Che cosa ci riserveranno i nostri conduttori non lo vogliamo sapere in anticipo. Non succede, ma se succede… intanto, che la Mango infiammi ancora la Malmö lo speriamo tanto!
RICAPITOLIAMO | Nella prima semifinale si sono qualificati per la finale: Silia Kapsis di Cipro, Teya Dora della Serbia, Iolanda del Portogallo, Raiven della Slovenia, Alyona Alyon & Jerry Heil dell’Ucraina, Sylvester Belt della Lituania, Windows95man della Finlandia, Baby Lasagna della Croazia, Bambie Thug dell’Irlanda e Tali del Lussemburgo. I nomi dei dieci finalisti usciti dalla seconda semifinale sono: Dons della Lettonia, Kaleen dell’Austria, Joost Klein dell’Olanda, Nemo della Svizzera, i Gate della Norvegia, i 5miinust e i Puuluup dell’Estonia, Eden Golan di Israele, Marina Satti della Grecia, Nutsa Buzaladze della Georgia, i Ladaniva dell’Armenia. Ai venti finalisti vanno aggiunti i concorrenti qualificati di diritto, ovvero quelli dei Big Five: l’Italia con Angelina Mango, il Regno Unito (nonostante non faccia più parte dell’Europa) con Olly Alexander, la Francia con Slimane, la Germania con Isaak e la Spagna con i Nebulossa – e il Paese ospitante ovvero la Svezia, rappresentata quest’anno dai gemelli Marcus&Martinus.
CURIOSITÀ | Ricordiamo che i Big Five, in quanto fondatori dell’EBU (European broadcasting union o Unione europea di radiodiffusione) che organizza la manifestazione, partecipano di diritto alla finale.