Nella prestigiosa cornice di Villa Amendola di Avellino, alla presenza di rappresentanze del mondo scolastico e giovanile (Dirigenti scolastici, docenti e studenti) è stato presentato il romanzo “Il prossimo anno non contatemi” edizioni Urbone Publishing, di Giuseppe Maria De Maio. Uno scrittore sportivo che dopo la Laurea in Giurisprudenza è praticamente avvocato ed è al suo romanzo d’esordio. Una trama quella del romanzo molto accattivante in cui il protagonista unico del gruppo a non aver mai vinto il fantacalcio, desidera farcela, almeno una volta per poi smettere.
Dando vita a un’appassionante stagione fantacalcistica, che andrà di pari passo con le sue avventure sentimentali. Un romanzo che è un inno al calcio, ma anche la narrazione di una maturità individuale, l’attenzione ai sentimenti e la descrizione di uno specifico ambiente sociale. Il romanzo ha destato molta curiosità tra i presenti molti dei quali non erano a conoscenza del gioco. Viviamo in un mondo informatizzato e pochissimi sono gli studi che si sono interessati al fantacalcio, malgrado la crescente importanza del gioco mettendo a rischio la salute mentale degli appassionati in quanto agisce sull’umore, sulle abitudini e sui rapporti sociali di chi vi partecipa, trasformandosi in un vero e proprio travaglio. L’autore ci affida una nuova riflessione sul rapporto tra individuo e società raccontandoci del gioco del Fantacalcio, un gioco di strategia basato sul calcio reale che permette agli appassionati di creare e gestire una squadra virtuale composta da giocatori reali. Un modo come un altro di sentire gli amici e per passare il tempo. Secondo i dati ufficiali in italia questo gioco coinvolge oltre sei milioni di persone. Un libro nato dalla brillante idea dell’autore Giuseppe Maria De Maio per intendere i pro e i contro di questo sport fantastico che fa in modo che i tifosi possano sentirsi veramente connessi allo sport e ai giocatori che seguono.
I tifosi competono l’un contro l’altro usando la conoscenza che hanno accumulato nel calcio. E’ un gioco che funziona perché tutti noi amiamo costruire una forte connessione con le cose che ci fanno mettere a nostro agio. Ciò che fa la differenza è il modo in cui prepara la mente a disputare la gara piú importante, la propria partita interiore. Durante la presentazione ha dialogato con lo scrittore Marika Borrelli, giornalista e scrittrice, vincitrice del Premio Internazionale giornalistico e letterario “Marzani”. Un Premio che prevede premiati tra diplomatici, scrittori, giornalisti, e uomini di cultura; la voce narrante e’ stata affidata alla prof.ssa Anna Savelli, docente di lingue straniere, formatrice ministeriale, autrice di versi, sceneggiature e brevi testi letterari, attrice teatrale e cinematografica. L’intermezzo musicale è stato curato dal musicista Luca Roseto al Sax, che nel 2005 ha suonato con il “Musicateneo Jazz Quartet” al concerto di benvenuto per il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita nell’Ateneo salernitano. Tanti sono stati gli interventi in sala in rapporto a questo argomento.