Il salone delle eccellenze campane

Come nasce un grande comico

Grande successo per la terza serata dell’evento Agro Alto Pregio, tenutosi a Sarno dal 28 al 31 gennaio 2017.

L’evento, organizzato da Hullabaloo e promosso dalla Provincia di Salerno, in collaborazione con la Regione Campania e con il Comune di Sarno, è finalizzato alla rivalutazione del territorio campano, ricco di prodotti tipici e di eccellenze nostrane. Protagonista assoluto della serata del 30 gennaio è stato Alessandro Bolide, comico molto amato dal popolo partenopeo, in particolare per la sua partecipazione al programma televisivo “Made In Sud“.

Con le sue battute, Alessandro Bolide ha deliziato tutto il popolo sarnese. Molto apprezzate sono state la sua semplicità e la sua ironia nel parlare dei problemi quotidiani che affliggono numerose famiglie, facendo dimenticare per un attimo i dilemmi della vita comune.

 …l’intervista ad Alessandro Bolide…

img_0871Ciao Alessandro, innanzitutto complimenti: ci racconti come è cominciata la tua carriera teatrale?”

Beh! Tutto è iniziato con il teatro amatoriale, quello delle parrocchie, insomma tanto, ma tanto teatro amatoriale; poi sono passato man mano ad arrivare al teatro vero e proprio e sono 19 anni che mi hanno formato.”

Come è iniziata, invece, la tua esperienza a ‘Made in sud?’ 

È iniziata con un provino fatto al teatro ‘TAM’ di Napoli e fui scelto subito. Ho iniziato dalla primissima stagione, in cui recitavo tre personaggi diversi.”

Fare l’attore comico è una scelta professionale o una scelta di vita?

E’ una scelta di vita se si fa come vocazione, invece se si fa come professione può diventare anche un lavoro; se poi non riesci a fare neanche il professionista “hai cagnà mestiere”[ride], perché un motivo ci sarà. Però, credo che sia principalmente, come diceva Massimo Troisi, una vocazione artistica: c’è chi nasce per fare il prete, c’è invece chi nasce con il fuoco dentro perché vuole fare teatro, cabaret, pittura…

bolide4Com’è nato il tormentone che ti ha fatto diventare così conosciuto?

“*Ma che ce ne fo…!* è nato quando facevamo i laboratori a teatro. Inizialmente noi, di settimana in settimana, dovevamo scrivere delle battute per provarle con il pubblico e ogni settimana il pubblico naturalmente era sempre presente e io ogni settimana dovevo scrivere delle battute. Sul palco mi veniva spontaneo dire “Io sto qua con voi, io devo scrivere, se ridete o non ridete e la settimana prossima, devo scrivere altre battute perché poi ritornate … ma alla fine *che me ne fo….*. Poi pian piano ha assunto un significato più satirico legato alla crisi, in quanto spesso noi tutti ci lamentiamo, ma … *che ce ne fo….* [ride]

Per te, che sei campano, quanto è importante partecipare ad un evento che pubblicizza i prodotti della tua terra?

Per me è non è importante, bensì è fondamentale. Io sono orgoglioso di essere napoletano e campano. Infatti, ha un significato diverso esprimermi artisticamente nella mia regione, nulla togliere alle altre regioni; ma, quando sono in Campania e in particolare a Napoli, è tutta un’altra storia.

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Articolo di Daniela Riso e Martina Annunziata

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