VAN GOGH – I CAPOLAVORI RITROVATI

 Si è conclusa domenica 26 febbraio 2017, riscuotendo un successo enorme, la Mostra, durata tre settimane, organizzata al Museo e Real Bosco di Capodimonte. In esposizione i due dipinti di Vincent Van Gogh rubati al Van Gogh Museum di Amsterdam e ritrovati dalla Guardia di Finanza in un covo della camorra, durante il mese di settembre dello scorso anno.

 

Vincent Van Gogh (1853-1890) è uno dei più celebri ed influenti pittori di sempre. Tanto geniale quanto incompreso in vita, Van Gogh influenzò profondamente l’arte del XX secolo. “Paesaggio marino a Scheveningen” e “Una congregazione che esce dalla Chiesa Riformata di Nuenen” sono i due capolavori ritrovati del pittore olandese: essi sono fondamentali per comprendere l’essenza della prima stagione pittorica dell’artista.

All’alba del 7 dicembre 2002, due uomini riescono ad introdursi nel Van Gogh Museum di Amsterdam attraverso una finestra e rubano queste due opere d’arte. I due ladri vengono arrestati e condannati; inoltre, si rifiutano di collaborare con la giustizia. Per ben 14 anni si perde ogni traccia dei quadri; inaspettatamente, nel 2016, le tele vengono clamorosamente ritrovate in Italia, in una casa di Castellamare di Stabia, nella mani della Camorra.

L’esposizione dei quadri al Museo di Capodimonte, prima del loro rientro in Olanda, accolta con entusiasmo dal Museo Di Amsterdam, è stata promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e finanziata dalla Regione Campania. Il progetto è stato realizzato dalla Scabec Spa con l’organizzazione di Electa.

Dunque, si è conclusa quindi dopo ben 14 anni l’odissea di questi due eccezionali tele, dalla sublime bellezza, tormentate un pò come il loro creatore. E’ forse proprio questo che lega indissolubilmente Van Gogh alle sue opere: il tormento, il supplizio… quel legame viscerale per cui lui, durante la sua vita, ha venduto soltanto uno dei circa 900 dipinti eseguiti.

Per fortuna niente e nessuno, nemmeno dei delinquenti, sono riusciti a privarlo delle sue opere. Alla fine, le “creature” si sono ricongiunte al proprio creatore. Ora possono tornare a casa sane e salve (grazie un pò anche a noi Italiani)!

 

IL FOCUS SULLE OPERE

Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen“(olio su tela dipinto tra il gennaio- febbraio 1884- autunno 1885) è un’opera intima, legata alle vicende autobiografiche dell’artista. Eseguito dall’artista per la madre, rappresenta la comunità parrocchiale della Chiesa protestante di Nuenen: il padre di Van Gogh era il pastore. Come hanno evidenziato le indagini a raggi X, dopo la morte del padre, Van Gogh aggiunse la siepe, le foglie brune sugli alberi spogli, i fedeli sullo sfondo e quelli in primo piano (questi ultimi in sostituzione a una precedente figura di un contadino solitario).

 

Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta” (olio su tela su carta dipinto nell’ agosto
del 1882) è uno dei suoi primi dipinti ad olio. Da come si evince in una lettera scritta al fratello Theo, l’artista si era recato sulla spiaggia di Scheviningen per ritrarre “una piccola tempesta furiosa“. Il pittore realizzò questo quadro in fretta perchè il vento forte ne rendeva difficile l’esecuzione: per dipingere il mare spumeggiante applicò il colore spremendolo direttamente dal tubetto sulla tela; diversi granelli di sabbia furono portati dal vento direttamente sul colore fresco.

Studentessa del Liceo classico "Tito Lucrezio Caro" di Sarno, è una ragazza simpatica ed estroversa. È appassionata di musica e di sport; in particolare di calcio. Le piace leggere libri e il suo scrittore preferito è Alexandre Dumas.