
Nell’ambito della Rassegna “…raccontARTI! Appuntamenti di Arte e di Lettura“, organizzata da MediaVox
Magazine presso l’Università popolare di Sarno, è stata presentata la Personale di Pittura di Lorena Esposito che si è anche esibita in una splendida performance di canto lirico.
L’arte sfugge alle etichette, oltrepassa i confini, non vuole cornici o caselle.
In questo paradigma si riflette pienamente la produzione di Lorena Esposito, che attinge a molteplici stili e orientamenti e li fonde in una soluzione estremamente innovativa e inedita.
Le sue opere richiamano i moduli dell’astrattismo e delle avanguardie contemporanee con la libera composizione di linee, spigoli e geometrie varie, le associazioni cromatiche basiche e di forte impatto e un minimalismo spiazzante, in cui l’elemento basilare rimane la libertà interpretativa dello spettatore, al quale Lorena offre la possibilità di scegliere una chiave di lettura propria e personale e anche di modificarla a seconda del suo sentire intimo e mutevole.
In questo senso le opere di Lorena si trasformano in un’occasione di esplorazione, di scoperta e di crescita per lo spettatore, ma anche per l’artista stessa, che, attraverso forme, colori e materiali inusuali, oltre a creare un prodotto sorprendentemente brillante, svela gli aspetti più autentici della sua personalità: il coraggio, l’intraprendenza, l’originalità e l’anticonformismo.
La scelta di materiali, come ricami e strumenti sanitari, se da un lato appare anticonvenzionale, avventurosa e innovativa, dall’altro segna un riaggancio alle tradizioni e alla quotidianità, all’arte dell’uncinetto, di cui nonne e mamme del Sud (e non solo!) sono maestre, all’assistenza sanitaria prestata in casa ai propri cari, ormai anziani, alla concretezza rassicurante di ambienti domestici confortevoli e di valori solidi.
Emerge, quindi, una natura estrosa e poliedrica, incline alle commistioni tra contemporaneità e tradizione e agli incroci accattivanti tra moderno e antico, nei temi e nelle forme: un temperamento eslege, che disdegna gli stereotipi e le gabbie, un’arte leggiadra che si libra al di sopra di ogni cosa, come le note di una dolce, ma potente melodia. Non a caso, il canto lirico è un’altra delle passioni di Lorena, indice rivelatore di una sensibilità raffinata e classica, che si sovrappone e si alterna alle tendenze avanguardiste della sua produzione figurativa.
Soltanto attraverso la sua arte, l’artista -quello vero- riesce a manifestarsi totalmente al mondo, senza schermi o filtri, senza pudori, né eccessi.
È questo il messaggio più sorprendente che le opere di Lorena veicolano allo spettatore più attento: in un’epoca, in cui l’esigenza di comunicare invade e pervade il vivere quotidiano in forme virtuali che hanno ormai fagocitato quelle reali, l’arte -poesia, pittura, musica, scultura, fotografia, architettura, cinema- rimane ancora lo strumento espressivo più potente, più pulito, più autentico ed anche indubbiamente il più libero.
