
Nero. Un po’ di bianco. Al massimo, li mescoliamo ed otteniamo un grigio effetto glitter con venature dorate.
Poche donne sul palco dell’Ariston; ognuna, però, risplende di un fascino particolare e diverso. Ma il colore no. Quello non c’è.
Sarà che Sanremo è la Città dei fiori e, quindi, il colore è già ontologicamente presente nell’immaginario collettivo. Ma anche l’occhio vuole la sua parte per riscaldare il cuore e alimentare la mente.
Durante la prima serata, nessuna azzarda una scelta “coraggiosa”. “Capitani coraggiosi”, “Capitane classiche”. Qualche scollatura generosa a colorare l’immaginazione: quella sì!
Sarà che il nero è chic. Sarà che il nero è elegante. Sarà che il nero rende più magre in tv.
Sarà che il bianco regala un tocco angelico ed un effetto luminoso.
Ma, sul palco, è mancata la passione del rosso, l’intensità del blu o magari la speranza di un verde smeraldo.
Vestiti belli, ma look leggermente appiattito sulla “normalità” che a Sanremo forse non ti aspetti. Secondo alcuni, anche questo è stupire.
Michelle Hunziker: padrona di casa. Sorriso contagioso.
Occhi dolci. Passa il tempo ma la sua bellezza mai. La sua camminata non è da passerella, il suo fisico mozzafiato sì.
Primo abito: il velluto senza tempo disegna la scollatura profonda senza un minimo di volgarità.
Secondo abito: la “doppia gonna” non è originale; un po’ da principessina.
Terzo abito: effetto brillantino cangiante, velature e trasparenze…
Annalisa: la prima ad esibirsi. Giovane, decisa e coinvolgente. La Giuria demoscopica l’ha promossa. I suoi fans pure. Total black, anche gli accessori. E il richiamo alla conchiglia marina del suo tatuaggio ha reso ancora più profonda la sua scollatura. La gonna corta è “sbarazzina”. Il nero sembra più leggero. “Veli non veli” al posto dell’effetto “vedo non vedo”.
Noemi dai capelli sempre rossi e un vestito a pantalone che la fascia e, quasi, la ingabbia. La sua forte personalità sembra scoppiare irretita in un nero che più nero non si può. E anche il fiore tra i capelli sembra urlare #iosonoqui, non vi dimenticate che il colore esiste. I suoi fans si saranno rifugiati negli occhi chiari della cantante, sempre belli ed espressivi.
Nina Zilli: bianco nuvola. Effetti fascianti alternati a movimenti aggrappati. Dress code white per regalare anche un’aria “angelica” ad una voce “aggressiva”. Un vestito dai movimenti sinuosi. Forse stona un po’ l’acconciatura: capelli legati e troppi tirati che non esaltano i lineamenti del volto.
Ornella Vanoni. La regina in bianco. L’età non si discute mai. E, lei, forse per ribadire il suo sentirsi eternamente rapita dalla Musica, ha scelto un vestito molto candido. Il pantalone largo le dona una luce molto forte che addolcisce anche i lineamenti più spigolosi del suo volto.
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