IL DOVERE DI VOTARE

Gli  italiani sentono ancora il dovere di votare?

 Nel nostro Paese l’idea che recarsi alle urne sia una responsabilità oltre che un diritto si è sgonfiata fino a evaporare in una insensibilità generalizzata; l’altissima astensione è solo uno dei fenomeni che lo dimostra.
Alla vigilia delle elezioni politiche moltissimi sono gli incerti, gli esitanti, quelli che si sentono spaesati come mai era accaduto prima.
Altri andranno a votare ma con uno stato d’animo tra lo sfiduciato e l’avvilito, tuttavia andranno perchè qualcuno ancora crede nel valore del diritto al voto.
L’origine del diritto di voto, e la sua conquista non fu proprio facile; esso  è la possibilità per tutti i cittadini maggiorenni di partecipare alle elezioni politiche e amministrative e di poter esprimere un proprio parere su questioni riguardanti l’intera comunità, come i referendum.
Per quanto riguarda l’Italia, il suffragio universale venne sancito dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946 e non fu indolore.
Un diritto inalienabile per tutti gli esseri umani, che permise anche alle donne di eleggere ed essere elette. L’eccezionalità inoltre fu data anche dall’occasione, ovvero il Referendum del 2 giugno 1946. Successivamente  Mussolini aveva ammesso sulla carta che le donne potevano votare, dimostrando di non temere il loro voto, ma di appoggiarlo pienamente. Ma questa azione fu solo pura demagogia, perché avendo instaurato la dittatura, l’elezione non avvenne in nessun comune o provincia, ma furono imposti governatori e potestà. Ora,  Turbati o  incerti sul valore da attribuire all’espressione “diritto di voto”,  dovremmo andare tutti  ad esercitare questo diritto, che è stato acquisito come una indiscutibile conquista sociale ed è giustamente sancito come primario dalla nostra Costituzione, pertanto dovremmo difenderlo e mai permettere che qualcuno ne faccia perdere il valore. Non demoliamo questo tassello di base alla Democrazia, incerti sì ma irresponsabili no, non saremmo giustificati. E allora, se siano cittadini responsabili come ciascuno di noi vorrebbe essere, l’esitazione facciamola diventare un dovere  e nel contempo, fame di conoscenza; informiamoci, leggiamo, studiamo chi, cosa, e come vogliono governarci, inmano achi mettiamo la nostra fiducia affinchè nessuno ci rubbrichi come un semplice “numero” ma come “persona”.

Certo non biasimo nè mi meraviglio  se l’elettore è turbato oltre che demotivato a dare il suo voto a chi non gli fornisce alcuna speranza di poter uscire da tale angustia,rabbia e sogni infranti;  e non mi fa meraviglia la diffidenza verso chi  fa promesse talmente vaghe e inconsistenti da risultare manifestamente propagandistiche anche ai bambini.

Ma in quella cabina “dobbiamo” entrare , forti e liberi, lo “dobbiamo” a chi è morto per ottenere questo diritto, lo “dobbiamo ” alle Donne che ancora oggi lottano per la conquista di una maggiore partecipazione alla vita politica e sopratutto lo “dobbiamo” a Noi stessi, perchè il Lamento è dei perdenti no di combatte sempre e comunque.
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Laureata in Lettere - Indirizzo Moderno presso l’Università ‘Federico II’ di Napoli, è responsabile sales e marketing presso una importante azienda metalmeccanica. Dal maggio 2018, è Giornalista Pubblicista e collabora con ‘Mediavox Magazine’. Dal settembre 2016, è presidente del Comitato di volontariato ‘Ad Astra’ occupandosi dell’organizzazione di eventi culturali come mostre, convegni e conferenze, tra i quali: in tema di prevenzione dei tumori, la mostra fotografica ‘Scars of life’ presso l’Ospedale ‘Cardarelli’ di Napoli (marzo 2018) e presso il Consiglio Regionale della Campania (maggio 2018); il convegno ‘Cyberbullismo e bullismo’ – azioni di prevenzione e contrasto’, il convegno ‘Idee e strategie per abbattere la dispersione scolastica’ presso il Comando Aereoporto Militare di Napoli ‘Ugo Niutta’.