Ho accettato proprio perché stiamo vivendo un momento di estrema difficoltà e ho avvertito che le mie competenze ora, ed in questo campo, potessero essere davvero utili. Svolgo questo mio ruolo senza percepire alcun compenso in denaro ma ottengo un compenso ancora più gratificante quando vedo due sorrisi: quello delle persone che aiutiamo e quello dei volontari che riescono a portare a termine le loro missioni. Coordino oltre 400 associazioni e il lavoro di ogni singolo volontario è immenso, indescrivibile.
Ci spiega il ruolo dei Volontari durante questa emergenza e lotta contro il COVID-19?
I Volontari ovviamente lavorano senza percepire alcun compenso, solo con il rimborso delle spese. Soprattutto in momenti storici come questo che stiamo vivendo, di criticità e di preoccupazione, sono le braccia ed il cuore dell’Italia. Si parte da un’organizzazione centrale ma si arriva ad una diramazione territoriale estremamente capillare che tocca ogni nostra singola città, al fianco delle Istituzioni sempre e a tutela della Collettività tutta ma, anche, dei singoli cittadini. Il volontario non risparmia energie. Attualmente, si stanno occupando delle più svariate attività: dalla consegna porta a porta di generi di prima necessità, alla gestione di mense della Caritas, all’affiancamento della polizia locale… non oso immaginare che cosa sarebbe potuto succedere senza il loro aiuto.
Ci racconta un aneddoto significativo legato al lavoro dei “suoi” Volontari?
Un giorno, in un supermercato, una signora stava cercando di andare via con le buste della spesa, senza pagare il conto, disperata perché aveva a casa dei bambini da sfamare. Una volontaria è corsa in suo aiuto, ha pagato al posto suo e l’ha rassicurata e calmata. Appena mi hanno riferito l’accaduto, ho tentato di rimborsare personalmente la volontaria, ringraziandola ed elogiandola per il suo gesto spontaneo. Ha sempre rifiutato. Questo semplice episodio ci deve fare comprendere che il volontario vero presta il proprio aiuto senza voler ricevere nulla in cambio, se non una pacca sulla spalla.
Lei ha definito i Volontari un “Esercito silenzioso”…
Sì perché è un vero e proprio esercito composto da persone di valore che non hanno bisogno di fama ed onoreficenze. Nella nostra società, fatta di visibilità ed apparenza, i Volontari regalano una carica umana di inestimabile valore. I nostri volontari stanno insegnando al mondo intero la purezza della solidarietà che è ed è sempre stata nel DNA dell’Italia. Dobbiamo essere tutti orgogliosi di essere Italiani, anche grazie allo splendido lavoro dei nostri Volontari, sempre pronti, sempre al nostro fianco.
Quale messaggio di speranza si sente di dare ai Volontari che coordina?
Continuerò a lavorare affinché il ruolo del nostro “esercito silenzioso” sia riconosciuto ed apprezzato sempre di più. I volontari devono essere dotati, però, di strumenti di protezione più idonei; bisogna anche costruire un’efficace campagna di reclutamento. Inoltre, la pacca sulla spalla deve arrivare non solo dai cittadini ma anche dalle Istituzioni. Insieme ce la possiamo fare, non solo oggi ma anche domani.