Storie di clown di corsia

L’Associazione Nasi Rossi Clown Therapy con la collaborazione della Parrocchia Santa Maria delle Grazie, domenica 10 giugno 2018, ha organizzato nel teatro parrocchiale, la presentazione del libro “Storie di clown di corsia”.

Ricco ed interessante il parterre degli ospiti illustri.

Il parroco don Salvatore Agovino ha portato i saluti della comunità parrocchiale, mettendo l’accento sulla visione cristiana del dolore perché in ogni ammalato si svela il volto di Cristo. Il volontariato è una scelta di vita fondata sulla donazione che ci fa incontrare nei più piccoli e bisognosi il Dio vivente.

Interessanti gli interventi delle Autorità che hanno portato i saluti istituzionali. la Presidente del Consiglio Comunale, avv. Maria Rosaria Aliberti, nel suo intervento, ha sottolineato la vicinanza all’associazione Nasi Rossi, in particolare, ha spostato il progetto del libro che è stato premiato in occasione dell’evento “Eccellenze femminili”. La senatrice Luisa Angrisani ha posto in evidenza il dovere delle istituzioni di incentivare la diffusione della clownterapia quale utile strumento di supporto alla medicina tradizionale; ella si farà portavoce, presso alcuni consiglieri della Regione Campania, affinché  si facciano carico della problematica per l’adozione di una legge in materia che tuteli e incentivi la clownterapia.

Pieno di spunti di riflessione l’intervento della Presidentessa dott. ssa, Francesca  Colombo: ella ha raccontato la genesi e le finalità dell’associazione, mettendo soprattutto in risalto l’importanza della relazione di cura.

L’intervento del clown dottore  si pone come il centro di una “relazione empatica” fondata sulle emozioni, e sulla “fragilità” come elemento di coesione sociale.

Il clown sociale, invece, è un operatore del limite, che opera nei luoghi del disagio, nelle missioni umanitarie e per la sua natura di “bambino” è un “portatore di pace”.

 Pregnante e ricco anche l’intervento del Direttore del piano di zona Ambito territorale S01-3, dott. Porfidio Monda: egli ha messo in risalto l’importanza delle relazioni sociali nelle dinamiche individuali e di gruppo. Ha sottolineato alcuni passaggi importanti del libro che è un diario di testimonianze. La clownterapia è sicuramente un mezzo di socializzazione, portatore di buona sanità. E’ quindi una realtà da sostenere e incoraggiare non solo nei luoghi di cura, ma anche nella scuola.

Ha moderato l’evento, con grande professionalità, Viridiana Myriam Salerno, giornalista ed avvocato.

La serata è stata allietata dalla bella performance del clown “Capitano” (Enzo Polverino), dalle intense letture di brani del libro da parte dei volontari Elena D’Avino e Lorenzo Basile  e dalla forte testimonianza delle volontarie Valeria Prete ed  Anna Pellegrino.

Non perdete, dunque,  il prossimo appuntamento con il libro “Storie di clown di corsia”: l’operazione letterario-solidale (Ed. Buonaiuto, curato da MediaVox Magazine) è già alla sua terza ristampa. Un vero e proprio viaggio introspettivo ed emozionale che dovremmo compiere quotidianamente per assaporare le mille sfumature della Vita.

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