Michele Cioffi: la forza della scrittura

Dalla sua scrittura emerge chiara la volontà di riappropriarsi del valore delle parole che diventano veicolo per penetrare nel mistero della vita. Michele Cioffi, autore di “Non avrai bisogno di chiedere”, ci permettere di superare il caos esistenziale della società contemporanea e ritrovare il vero senso della vita. “Si vive in un Mondo di invisibili pieni di dignità, e di visibili che non riescono neanche ad alzare lo sguardo.”

Michele Cioffi con estremo garbo, è riuscito in modo empatico a tessere quel filo sottile tra il suo sentire e il lettore e dar vita a quel coinvolgimento emozionale che pochi autori riescono a creare. “Chi sa prendersi le ombre che la vita inevitabilmente ci costringe a vivere… saprà godersi anche la luce che le ha generate… Non c’è gioia senza dolore.

Non avrai bisogno di chiedere” è stato il caso editoriale dell’anno appena concluso: 14 giugno 2021 Bestseller Amazon; 06 luglio 2021 Premio Regione Lazio; 16 agosto 2021 Premio Internazionale per la Letteratura Enrico Caruso; 11 dicembre 2021 Premio Internazionale Vincenzo Crocitti come scrittore emergente dell’Anno; 5 febbraio 2022 menzione speciale al Festival di Sanremo al Concorso Casa Sanremo Writers.

Inoltre, ha vinto il Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea 2022/23 – Sezione racconti brevi, con premiazione ufficiale il 17 Maggio 2022 in Campidoglio, per l’opera dal titolo “Siamo espressione di ciò che manca“.

Sabato 21 maggio 2022, ore 21, presso il Teatro Spazio 47 di Aprilia (Lt) ci sarà la prima della rappresentazione teatrale “Se ascoltato, il Cuore cura Sempre” tratto da “Non avrai bisogno di chiedere.”

L’INTERVISTA

Che cosa ha voluto esprimere con “Non avrai bisogno di chiedere”? Piacere mio amici di Mediavox Magazine, per me siete diventati nel tempo un punto di riferimento importante non solo culturale ma anche di bellissime collaborazioni, saluto voi e tutti i lettori che seguono le vostre interviste sempre con interesse. Sicuramente “Non avrai bisogno di chiedere” ha rappresentato e sarà così per sempre, uno dei momenti di sintesi della mia vita, forse il più alto di questi quasi 46 anni di esistenza; caratterizzato dalla necessità di ascoltare la mia Anima mettendo a nudo le mie paure, le gioie, i dolori, quel senso profondo di cercare sempre di guardare “oltre” l’apparenza. Sono “uscito e rientrato” diverse volte dalla mia vita, come accade a chiunque sia inciampato e caduto, ma ho anche saputo rinascere e “abitare” quel coraggio che mi ha permesso di rialzarmi più forte. Siamo tutti un po’ rappresentati da questo libro semplicemente per il fatto, che senza giri di parole, ma sempre con contenuti profondi e riflessivi, permette a ciascuno di noi di porsi quelle domande che forse per mancanza di tempo o di pigrizia mentale abbiamo lasciato imprigionate nel tempo, che come recita un mio aforisma “spesso inchioda e raramente libera”. Le risposte vanno trovate all’interno del proprio cuore ed è per questo che “Non avrai bisogno di chiedere” è un viaggio emozionale che sicuramente porterà a conoscere meglio ognuno la propria essenza perché è solo questa che un giorno rimarrà di noi. Ci fermiamo troppo spesso a contare il numero di anni passati, ma quanti veramente sono stati vissuti in ampiezza? Credo che la vera ricerca della felicità è solo saper dare risposta a questa domanda, quanto più anni saranno stati vissuti seguendo le ragioni del cuore allora tanto più saremo stati felici, perché in fondo la felicità è vivere secondo le proprie passioni assecondandole e cercando di migliorarsi giorno dopo giorno.

“Se Ascoltato il Cuore cura Sempre” è la rappresentazione tratta dal suo libro. Ci parli di questa nuova avventura teatrale. Sembra incredibile, ma allo scoccare del primo anno di vita di “Non avrai bisogno di chiedere” sta per nascere una rappresentazione meravigliosa del libro che abbraccerà non solo la poesia e la narrazione, ma anche la musica dal vivo, la danza e la pittura in una miscela di emozioni dal ritmo incalzante e mai scontato. La necessità di portare a teatro il mio libro, è nata e maturata durante le esperienze acquisite in questi 12 mesi che stanno trascorrendo. Fin da subito, è stato forte in me il concetto che una presentazione del libro non dovesse essere fine a sé stessa, ma abbracciare la musica in primis, e poi anche la danza. Per questo i numerosi eventi che ho creato in questo anno, hanno sempre avuto qualcosa da raccontare in più in termini di emozioni. Sono convinto che la comunicazione sia alla base dell’esistenza, ho scoperto nei miei eventi di poter sostenere il palco con discreta disinvoltura dimostrando sempre a me stesso un’empatia naturale con il pubblico. I miei aforismi sono stati poi portati a Teatro qui a Nettuno nell’opera di Luigi Pirandello “L’Altro Figlio” e in quell’occasione ho scoperto il mondo irresistibile del Teatro. E’ stato un richiamo naturale ed una necessità per la mia anima. Ho scritto la sceneggiatura di questo spettacolo teatrale tratto dal mio libro, che vedrà la sua prima assoluta Sabato 21 Maggio 2022 alle ore 21 presso il Teatro Spazio47 di Aprilia (Lt), e nella mia ricerca nelle arti è stato facile circondarmi di anime artistiche dal valore nazionale assoluto che mi stanno dando il grande privilegio di comporre un’opera che girerà tutta l’Italia. Vi presento velocemente i miei compagni di viaggio, sono sicuro che poi Mediavox avrà il piacere di ascoltare anche la loro anima prossimamente. Sono emozionato nel raccontarvi come la Regia e il ruolo di Narratore siano a cura di uno dei più grandi attori teatrali italiani, Mino SFERRA, oltre 40 anni di carriera teatrale e cinematografica. Per me un sogno che si avvera, poiché il solo stargli accanto oltre ad onorarmi mi offre la possibilità ed il privilegio di imparare costantemente. Ci accomuna la vittoria del Premio Internazionale Vincenzo Crocittti, ed è stato proprio il Direttore e Autore del premio Francesco Fiumarella a farci conoscere sicuro che le nostre anime si sarebbero da subito riconosciute e così è stato. Mino oltre che un grande Artista, è una persona Speciale di quelle che quando le incontri sanno illuminare il tuo cammino di una luce forte e viva sempre crescente. Non finirò mai di ringraziarlo. La musica dal vivo sarà a cura di un gruppo meraviglioso e anch’esso dall’esperienza immane con oltre 800 concerti in Italia e in Europa; gli ARCHETIPO ENSEMBLE, formazione di ispirazione acustica, composta da strumenti della tradizione mediterranea. Ci conosciamo da qualche mese, eppure sembrano anni, la totale sintonia non solo artistica quanto umana, ci ha permesso di fare già diversi eventi insieme e di porre le basi per una serie di progetti a carattere nazionale. Per l’occasione avrò il privilegio di avere un ulteriore chitarrista, Gianluca RANDO, uno degli interpreti di questo strumento più apprezzato sul palcoscenico nazionale, con un mix perfetto di influenze musicali che spaziano dal rock blues al rock progressive al jazz. Le coreografie e le interpretazioni soliste di danza saranno a cura di Simona RETROSI, la cui scelta per questo spettacolo è stata empaticamente semplice per me, in quanto è rappresentante da anni di uno stile artistico e umano che la pongono come punto di riferimento non solo per i giovani allievi ma anche per chi come me sta per intraprendere un’avventura teatrale che necessita di alta professionalità ma anche e soprattutto di doti umane di altissimo livello. Insieme a lei, avrò con enorme piacere sul palco per questo spettacolo teatrale anche Carmela DI TORO altra grandissima interprete conosciuta di recente grazie proprio a Simona, anch’essa diplomata in danza classica e contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza e con diploma finale di Perfezionamento Insegnanti della stessa Accademia Nazionale di Danza nel 1996. Infine ad impreziosire la rappresentazione, la fantastica pittura estemporanea del Maestro Antonio DE WAURE pittore contemporaneo di elevata sensibilità e che ho avuto l’onore di conoscere insieme ai musicisti degli Archetipo qualche mese fa, mi sono innamorato della sua arte al punto di voler intraprendere insieme a lui il restyling del mio libro che uscirà con una seconda edizione tra pochissimo con tante novità e appunto le illustrazioni del Maestro.

Carl Gustav Jung affermava: “Il simbolo non è né allegoria né segno ma l’immagine di un contenuto che per la massima parte trascende la coscienza.” Pensa che questa rappresentazione teatrale possa aiutare a prendere maggiormente coscienza di sé?
Se è dunque vera, e per me lo è, l’affermazione di un grandissimo come Jung, allora il contenuto per diventare universale deve necessariamente avere bisogno di un’immagine che lo renda tale. La figura che più si avvicina a questo concetto è senza dubbio l’Archetipo, e allora la mia risposta a questa meravigliosa domanda è sicuramente affermativa. Anzi, aggiungo che tutta la rappresentazione ha come fine ultimo la possibilità di trasferire al pubblico l’esigenza di accrescere la propria auto coscienza. Per questo ho voluto fortemente coinvolgere quante più arti possibili, perché il viaggio emozionale deve attirare tutti i sensi fino a coinvolgere lo spirito di chi vorrà assistere a questo spettacolo. Il titolo “Se ascoltato, il Cuore cura Sempre” proviene da una frase che una delle più grandi poetesse italiane, Iole Chessa Olivares, ha voluto attribuire al mio libro in una sua splendida recensione. L’immagine del cuore conchiglia che rimanda indietro tutto ciò che abbiamo donato, credo sia una delle più belle che io abbia mai ascoltato e letto, ma soprattutto incarna perfettamente il mio modo di stare al Mondo.

Che cosa si aspetta da questa nuova avventura teatrale? Stiamo lavorando tantissimo per creare qualcosa di meraviglioso, il mio sogno è quello di girare i teatri italiani da Nord a Sud isole comprese. E’ un progetto tanto bello quanto folle, ma infondo senza follia i sogni rimarrebbero sempre chiusi nel cassetto. Siamo tutti davvero convinti di riuscirci, questa è la cosa più bella che si può riscontrare in un team di lavoro come questo, un connubio perfetto di arti varie e artisti che sanno guardare oltre. Colgo l’occasione per invitare tutta la redazione di Mediavox Magazine alla prima che ricordo si terrà Sabato 21 Maggio ore 21 presso il Teatro Spazio 47 di Aprilia, e tutti i lettori appassionati che da sempre leggono i vostri articoli culturali.


Stiamo attraversando dei momenti storici difficili e terribili. Qual è il ruolo degli intellettuali oggi? Credo fortemente che ci sia bisogno di Umanità e di Ascolto. Che senso ha avere l’attribuzione di intellettuale per poi non riuscire a trasferire a chiunque il proprio pensiero? Oggi i filosofi, gli scrittori e qualunque artista, ha il dovere morale di scendere tra le persone comuni ancora di più che nel passato. Non c’è complimento più bello che io possa aver ricevuto in questi 12 mesi se non quello di aver creato un libro che può arrivare al cuore di tutti, addirittura anche di chi in vita sua non ne ha mai aperto uno. E poi saper ascoltare, cosa che non riesce a fare quasi più nessuno. Saper ascoltare a mio avviso, significa anche e soprattutto non avere a volte risposte da dare, significa semplicemente esserci per l’altro, accompagnare le paure del nostro interlocutore e fare un viaggio dell’anima insieme alla fine del quale sicuramente il bagaglio sarà stato condiviso e sarà pesato certamente la metà.

A MICHELE CIOFFI È STATO CONFERITO DALLA REDAZIONE DI MEDIAVOX MAGAZINE E DA UN GRUPPO DI LETTORI SCELTO IL TITOLO DI “AMBASCIATORE DELLA CULTURA 2022/2023 PER MEDIAVOX MAGAZINE“. A LUI IL COMPITO DI AIUTARCI A SELEZIONARE GRANDI TALENTI NEL MONDO DELLA CULTURA

Laureata in Scienze politiche presso l’Università Orientale di Napoli, ha pubblicato due raccolte liriche ottenendo vari riconoscimenti dalla critica. Tra le sue pubblicazioni, i libri per ragazzi “Scricchiolino” (che in modo frizzante ma profondo, narra le difficoltà di crescere di un ragazzino) e “Colpire al cuore” (uno spaccato del mondo adolescenziale d’oggi, presentato nel 2013 al Salone Internazionale del Libro di Torino). E’ addetto stampa per l’Italia del “Festival della Poesia Europea di Francoforte sul Meno”. Nel 2016, ha pubblicato L’ombra della luna nuova A’ storia du rre e’ Castiellammare: una finestra sulla vita di provincia e sull’Italia fascista dei primi del Novecento. Il testo è stato presentato a “Casa Menotti” nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Ha pubblicato "Noi siamo un passo avanti".