
Nelle prime tre settimane dall’uscita, La legge di Lidia Poët è stata visualizzata per un totale di 8 milioni di ore, entrando a pieno titolo nella Top Ten Globale di Netflix come uno dei titoli più visti a livello internazionale.

Ma questo non è l’unico primato raggiunto dalla miniserie che ha per protagonista la bravissima Matilda De Angelis: dopo l’Eurovision Song Contest dello scorso anno, Torino è diventata la meta turistica prediletta dal pubblico straniero e non, tanto che è stato inaugurato un tour sulle tracce di Lidia Poët. Il giro turistico è tutto incentrato sulla scoperta delle location più iconiche della città sabauda, che fa da sfondo alle riprese della fiction.

La ricostruzione storica – curata da Guido Iaculano e Davide Orsini – affianca il gran lavoro di regia di Matteo Rovere e Letizia Lamartire: insieme sono riusciti a creare un prodotto curatissimo, in grado di raggiungere e affascinare il pubblico trasversale e internazionale della piattaforma.

Il cast de La legge di Lidia Poët vanta alcuni degli attori più giovani e importanti a livello nazionale e internazionale, come Matilda De Angelis (che ha riscosso notevole successo con la serie The Undoing, insieme a Nicole Kidman e Hugh Grant), Dario Aita (Claudio nella serie “Noi”) ed Eduardo Scarpetta (David di Donatello come miglior attore non protagonista per “Qui rido io” e Nastri d’argento Grandi Serie come Miglior attore non protagonista per L’amica Geniale – Storia di chi fugge e di chi resta).

Il backstage della serie è stato realizzato da Daniele Santonicola, un nome che ai lettori di MediaVox Magazine non risulterà nuovo: Santonicola, infatti, si è occupato anche del backstage de “L’ombra di Caravaggio”, il film di Michele Placido che ripercorre l’intricata esistenza del pittore più amato e conosciuto di tutti i tempi (clicca QUI) e della parte video del backstage della Serie TV “Noi” (clicca QUI).
Da pochi giorni Daniele Santonicola è stato premiato al Festival del Cinema di Spello proprio come miglior backstage per il film di Placido e Vincenti: questo riconoscimento è il terzo della sua carriera, arrivato dopo Suburra (2015) e il doppio premio per Padre Nostro e I Diari di Hammamet (2021).

Ecco cosa ci ha svelato Daniele a proposito del set de La legge di Lidia Poët…

L’INTERVISTA

Dopo due settimane dall’uscita ufficiale, “La legge di Lidia Poet” è diventata la terza serie Netflix più vista a livello mondiale. Come spieghi questo successo? Penso siano tanti i fattori che hanno contribuito al successo di questa serie. Innanzitutto la curiosità, in quanto è una serie che esce un po’ fuori dagli stereotipi per i quali siamo tradizionalmente famosi all’estero. Gli spettatori hanno visto un’Italia a cui non sono abituati e hanno visto un prodotto molto ben curato a livello estetico e produttivo. Probabilmente anche il personaggio di Lidia attrae tantissimo gli spettatori, in quanto rappresenta un’ antesignana della donna moderna.
Tu hai curato il backstage della serie: ci racconti qualche aneddoto legato alle riprese? La villa del fratello di Lidia nella serie è situata in una famosa piazza di Torino (Piazza Cavour). Dalle riprese in esterna è visibile il cancello d’ingresso della villa proprio da questa piazza: in realtà si tratta di due location diverse, che distano l’una dall’altra ben due ore! Le riprese all’interno di Villa Barberis (residenza familiare dei Poët) sono state girate in una villa che dista circa un’ora di macchina da Torino. Tutte le riprese che riguardavano Villa Barberis, quindi, sono state effettuate alla fine proprio per facilitare gli spostamenti. Poi, gli spettatori non sanno che le riprese hanno avuto luogo nel culmine dell’inverno: nevicava, era freddissimo e la villa non era riscaldata. A soffrire più di tutti, le attrici: indossavano dei veri corpetti cuciti ad hoc dal costumista, Stefano Ciammitti, corpetti indossati anche per 10-12 ore al giorno!
Il cast de La legge di Lidia Poet vanta alcuni degli attori più giovani e importanti a livello nazionale e internazionale, come Matilda De Angelis ed Eduardo Scarpetta. Com’è stato per te lavorare con loro? Tutto il cast è stato fantastico, sono persone molto simpatiche e alla mano e non ho avuto alcun tipo di problema sul set. Ho potuto lavorare liberamente, un fattore non così scontato su un set cinematografico: spesso mi è capitato di lavorare con attori che sono talmente concentrati sul loro personaggio da non amare chi si aggira sul set durante le riprese.
Lavorare al backstage di una serie televisiva è più o meno complicato del backstage di un film? Dipende dal tipo di progetto e da quanto è complicato. Quando le riprese sono ambientate in stanze piuttosto piccole, è difficile stare insieme a tutta la troupe cercando di non creare disagio a loro e agli attori. In questi casi diventa complicato trovare delle buone posizioni per ottenere delle belle immagini da usare per il backstage. Rispetto a un film, la difficoltà di una serie è più legata alla sua durata: lavorare su più set contemporaneamente – e per tanti mesi – è abbastanza complicato da gestire.
A proposito di film: al Festival del Cinema di Spello ti hanno appena premiato come miglior backstage per il film di Michele Placido “L’ombra di Caravaggio” uscito nelle sale qualche mese fa… Si e non mi aspettavo di vincere, perché questo è l’unico Festival del Cinema in Italia che presenta una sezione che premia i backstage. Quindi in gara erano presenti numerosi backstage di altri validissimi film! Non me lo aspettavo però ci speravo, perché è stato un lavoro importante e faticoso a livello di montaggio, reso meno complicato dal lavoro della mia montatrice, Virginia Brosio, alla quale devo dire grazie.
Tra i tuoi progetti futuri è in corso di lavorazione una nuova serie Netflix ambientata in Costiera Sorrentina ed Amalfitana. Tra i protagonisti Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti: puoi svelarci di più? Si tratta di “Inganno”, una nuova serie che sarà distribuita sulla piattaforma a partire dal prossimo anno. Il titolo è frutto dell’adattamento di una miniserie inglese, Gold Digger, andata in onda sulla Bbc One nel settembre 2021: in quel caso, i protagonisti erano interpretati da Julia Ormond e da Ben Barnes, nella versione italiana da Monica Guerritore e da Gianniotti. Inganno è un thriller sentimentale che gioca tra la suspense, la rottura dei tabù e le verità scomode sull’amore; la storia di un’appassionante relazione, in cui non mancheranno ombre e segreti che metteranno in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura mediterranea.

Guarda il video del backstage de La Legge di Lidia Poët realizzato da Daniele Santonicola👇
Guarda un breve making-of che svela i segreti della realizzazione della serie targata Netflix 👇

Le foto sono tratte dagli account social ufficiali o dai video di Daniele Santonicola