Mr Greenopoli, la salvaguardia dell’ambiente a ritmo di musica con il suo nuovo libro Tùttu-cià


MediaVox Magazine ha intervistato il prof. Giovanni De Feo per comprendere la genialità dietro i suoi progetti coinvolgenti e stratosferici. Andiamo a conoscere meglio il suo alter ego Mr Greenopoli e la sua grande professionalità mista alla grande umanità!


La salvaguardia dell’ambiente è una tematica importantissima nel contesto sociale odierno. Noi siamo lo specchio della realtà che ci circonda e, se non ci sbrigheremo a capirlo in tempo, saranno le future generazioni a pagare le gravi conseguenze le quali, il più delle volte, passano in secondo piano. Bisogna educare le nuove generazioni a capire l’importanza del rispetto per la natura che ci circonda e che ci dona benessere e vita vera.

Giovanni De Feo, ecologista e professore universitario dell’Università degli Studi di Salerno presso il dipartimento di Ingegneria Industriale, è ormai da diverso tempo che porta avanti i suoi ideali con grande tenacia e grinta, dando importanza alla cura del nostro pianeta, poiché è essenziale per la qualità delle nostre vite.
Infatti egli è il promotore e l’ideatore del progetto di educazione ambientale Greenopoli con il quale, da novembre 2014 a luglio 2023, ha preso parte a oltre seicento incontri di educazione ambientale, coinvolgendo direttamente più di settantamila studenti, dalla scuola dell’infanzia fino all’Università della terza età.

La sua è una passione pura e genuina travolgente e le sue parole riescono a catturare l’interesse dai più giovani ai più anziani. In fondo, a volte, bastano solo le parole giuste dette al momento giusto per cambiare una nuova prospettiva che si dava per scontata…
Da tutto ciò prende vita l’ultima opera di Giovanni De Feo alias Mr Greenopoli, Tùttu-cià che ricorda perfettamente il ritmo musicale della famosissima canzone rock We will rock you.
Questo libro con questo titolo accattivante non fa altro che alzare un inno importante che segna una vera e propria marcia verso un futuro migliore, come ricorda la dirigente Mimma Cirasuolo nella postfazione del libro.
La grandezza di tale lavoro editoriale è la semplicità d’impatto. Questo libro non segue regole e può essere letto e riletto, lo si può consultare come un manuale e ci si può prendere spunto per approfondire e studiare determinati argomenti. Arrivare a tutti nel modo giusto, è questa la chiave magica di Mr Greenopoli!
Ci si può inizialmente limitare a leggere i testi dei rap, le filastrocche e i racconti contenuti all’interno, oppure semplicemente guardare i video grazie ai QR-code!
Insomma, innovazione e vocazione non mancano e, di sicuro, grazie a questo libro, sarà possibile dipingere un nuovo orizzonte.

L’INTERVISTA

Da dove nasce l’idea di scrivere questo libro?
L’idea del libro nasce dagli incontri di educazione ambientale che ho tenuto in giro per la Campania, l’Italia e per il mondo negli ultimi dieci anni. È un libro scritto facendo. Si può dire che l’ho scritto in dieci anni, nell’arco dei quali ho preso appunti, ho condiviso idee, rap, filastrocche e semplici ragionamenti sui social network. L’estate scorsa, li ho raccolti, sviluppati e commentati e gli ho fatto prendere la forma di un libro un po’ strano. “Tùttu-cià”, e questo si capisce già dal titolo, non un libro tradizionale, un po’ come il suo autore, poiché è stato concepito per essere letto da tutto il pubblico del progetto Greenopoli: le persone dai tre ai novantatré anni. Il libro, infatti, contiene rap, filastrocche e pure tanti video grazie ai link resi disponibili tramite i QR-code. Non ci sono i classici capitoli, ma ogni argomento è introdotto da un rap, da una filastrocca, da un racconto e poi sviluppato in una sorta di “versione in prosa” negli “spiegoni”. I più piccoli, si possono limitare a leggere – e cantare – la parte introduttiva, mentre i più grandi e gli adulti possono leggere e rileggere il testo descrittivo. Se poi vogliamo trovare un posto preciso dove è nato il libro, non ho dubbi: il libro è nato nel cuore, il mio e quello delle persone di tutte le età che ho avuto la fortuna di incontrare… anche se in realtà le persone le cerco perché mi piace stare con gli altri per creare dei momenti di condivisioni intorno ai temi della sostenibilità.

Qual è la sua opinione sulle nuove generazioni in merito alla sensibilità nei confronti dell’ambiente?
Le nuove generazioni sono “nativi ambientali” per cui hanno avuto la fortuna, sin dalla scuola dell’infanzia, di essere sensibilizzate sull’importanza del rispetto dell’ambiente, dell’economia circolare, della sostenibilità e via discorrendo. Questo non significa che siano tutti sensibili alle tematiche ambientali. Io che lavoro quotidianamente a contatto con i giovani universitari, ahimè devo dire che, non di rado, di fronte all’affermazione della preoccupazione rispetto a temi globali come i cambiamenti climatici e l’inquinamento degli oceani, nei comportamenti pratici spesso si notano forti contraddizioni. Mi riferisco, ad esempio, a come si fa la raccolta differenziata. Noto grande distrazione e in alcuni giovani addirittura disinteresse. A uno studente universitario non si dovrebbe spiegare come fare la raccolta differenziata, poiché dovrebbe saperlo di suo e, in ogni caso, dovrebbe essere in grado di leggere le indicazioni sui contenitori e sulla cartellonistica, ma poi quando si va a guardare la qualità dei materiali raccolti, purtroppo si trovano grossi pastrocchi, con materiali diversi mischiati e raccolti negli stessi contenitori. Questo non va bene. Ci vuole coerenza. Ecco perché dedico tante ore del mio tempo ai progetti di terza missione nelle scuole per sensibilizzare le persone sin da piccoli all’importanza del rispetto dell’ambiente, degli altri e di tutte le altre creature con le quali abbiamo il privilegio di viaggiare sull’astronave Terra.

Quali sono i suoi progetti futuri?
Innanzitutto, continuare con i miei “giri in giro” con il mio progetto di educazione ambientale Greenopoli. Lo scorso anno sono approdato in Bangladesh e porto ancora nel cuore gli sguardi e i sorrisi meravigliosi delle bambine e dei bambini di Khulna, per non parlare, poi, dei tanti giovani che ho incontrato e che mi hanno fatto un bel regalo paragonandomi al professore de “La casa di carta”. Io, però, non faccio colpi in banca, ma “colpi a scuola” dove cerco di strappare tanti sorrisi alle bambine e ai bambini che incontro, ma anche al corpo insegnante, con i quali dialogo indirettamente e ai quali provo a mostrare un modio gioioso e giocoso di insegnare. E se lo faccio io che insegno all’università, lo possono fare anche loro, ognuno a modo suo, spontaneamente. Continuerò per tutto l’anno a tenere incontri di educazione ambientale e di presentazione del libro che sta andando molto bene, al di là, come si usa dire in questi casi, di ogni più rosea aspettativa. Nel frattempo, sto cominciando a raccogliere materiale, appunti e note per il prossimo libro. Ho pensato di fare come Bruno Vespa, cioè, far uscire un libro ogni anno con l’approssimarsi delle vacanze di Natale. Spero di riuscire a tenere fede a questo impegno.



Inguaribile e testardo sognatore, si è laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Salerno e frequenta la magistrale di Filologia Moderna nello stesso Ateneo. Vive l’Arte in simbiosi con la sua vita ed è sempre in cerca di nuove storie da vivere e scrivere per emozionarsi e far emozionare. Ama il mondo dello sport, in particolare quello del calcio e della palestra, seguendoli e praticandoli entrambi. Il viaggio è il suo stimolo per conoscere, imparare e avere tutto ciò che ogni cultura ha da offrirgli, in pratica usa gli occhi per guardare e i sogni per guardare oltre.