LA NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO

Rappresentazione “Epica sotto le stelle”(Prof.sse De Vivo e Viscardi con alunni del biennio)

Ribadire il ruolo della formazione classica.

È stato questo il principale obiettivo della “Notte Bianca dei licei”
tenutasi, per il secondo anno, nella sede del Liceo Classico “Tito Lucrezio Caro” di Sarno lo scorso venerdì 13 gennaio.

Sapori e Saperi del mondo antico (Prof.ssa Donnarumma con IIB)

I diversi progetti, che hanno coinvolto intere classi dell’istituto, si sono svolti al fine di trasmettere il sapere e la curiositas anche ai futuri liceali, che proprio in questo periodo si apprestano all’iscrizione alla Scuola superiore. I protagonisti indiscussi sono stati, senz’altro, gli alunni che, con rappresentazioni teatrali,laboratori di chimica e informatica, hanno presentato un percorso di studi del tutto conforme alla modernità. Capire il nostro passato per poter costruire il nostro futuro è l’essenza del Liceo Classico. Il Latino come il Greco rappresentano una parte significativa del bagaglio culturale dell’Europa e per questo abbiamo il dovere di custodirlo e di tramandarlo.

Alcuni degli organizzatori si sono offerti di rispondere a domande, o di esporre il proprio pensiero, riguardo alla magica serata del Liceo classico ‘Tito Lucrezio Caro’ di Sarno.

La professoressa Annarita Mazzeo, docente di religione, afferma che l’obiettivo principale è rivalutare l’importanza degli studi classici e delle lingue antiche, che formano la linfa vitale del Liceo classico, preservarli e comunicarli alle generazioni future.

Rappresentazione “Epica sotto le stelle”(Prof.sse De Vivo e Viscardi con alunni del biennio)

La professoressa Paola De Vivo, docente di italiano e latino, afferma: “I ragazzi sono il cuore poetante o, meglio, poietante della Scuola. Nell’Inno nazionale del Liceo Classico si dice che tutti noi siamo ‘nani sulle spalle di giganti’, perché, come diceva Bernard de Chartres, guardiamo più lontano di quanto ha visto chi ci ha preceduto. Eppure, solo aggrappandoci a quelle spalle, riusciamo a vedere più avanti.” Conclude poi con un augurio agli alunni: “Che voi possiate volare e guardare più avanti, più di qualsiasi altro“.

Lettura dell’Antigone di Sofocle (Prof.essa Di Filippo VA, VB, VC)

Successivo è l’intervento della coordinatrice dell’Evento, Prof.ssa Giuseppina Di Filippo, docente di latino e greco, che afferma: “Anche noi, come altri licei d’Italia, abbiamo aderito a questo programma nazionale soprattutto per trasmettere quella passione che alberga dentro ognuno di noi, senza cui sarebbe inutile proseguire. Gli studi classici ci portano a provare emozioni diverse, tra cui empatia verso i celebri protagonisti della storia antica.”  Racconta così una sua personale esperienza: “ricordo le discordanti impressioni che si susseguirono in me quando per la prima volta visitai la spiaggia dove si dice che Odisseo abbia incontrato Nausicaa. La felicità di poter vedere quel luogo di cui per tanto tempo avevo letto, ma anche una forte delusione quando ho notato che un patrimonio così importante non è valorizzato, né curato. Poiché quindi si vuol dimostrare che quella cultura non è morta, ma vive in ognuno di noi, il progetto è stato ben accetto.’ Conclude affermando: ‘studiare solo per il gusto di sapere, è questo uno dei tanti obiettivi.

                                      Il Preside Prof. Giuseppe Vastola

Anche il Preside Giuseppe Vastola si presta a rispondere alla domanda principale ‘Come nasce la serata del Liceo classico?’. “Nasce -egli risponde- dall’idea di far conoscere il Classico estrapolandolo dai negativi stereotipi a cui è costantemente sottoposto. Attirare i piccoli, sottoposti ad una scelta decisa, cercare di incuriosirli, di farli innamorare del mondo classico, padre della nostra società: questo è l’obiettivo del nostro Istituto.” Poi aggiungiamo: ‘E quanto valorizza il Liceo ciò che viene fatto dagli stesi alunni?’ “Il Liceo classico – esordisce con grande passione- è vitale per la società contemporanea. In un mondo in cui la pratica sta avendo la meglio, il Classico pone al centro di tutto l’uomo come persona, osannando la flessibilità di pensiero e l’ inventiva senza cui non esisterebbe nemmeno il presente. Non sono i modelli preesistenti a creare il futuro, ma le idee dei grandi pensatori, di coloro che sono in grado di mettersi in gioco e di creare con il pensiero.”
Secondo l’illustre scrittore Umberto Ecocoloro che hanno seguito buoni studi classici sono maggiormente aperti all’ideazione e all’intuizione di come andranno le cose in futuro”: questo perché attraverso lo studio del greco e del latino gli alunni imparano a ragionare, ad avere ottime capacità linguistiche, ma soprattutto a sognare!

Laboratorio di scienze in azione (Prof.ssa Langella con alunni di IIA, IIIA, IVA, IVB,VA)

Rappresentazione “Vivamus mea Lesbia” di Catullo (Prof.ssa Di Filippo con IV B

 

Articolo scritto da Daniela Riso, Giulia Squillante e Sara Bove

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